Incontro con Tatjana Ibraimovic
Al termine dei lavori assembleari, alle ore 17:00 ca.,
al Canvetto luganese,
incontro con
Tatjana Ibraimovic
autrice del volume
Scrivere per dimenticare.
Una ragazza in fuga dalla Bosnia 1992-1994
Tatjana Ibraimovic, è a Belgrado da madre bosniaca e padre serbo-macedone. Vive in Serbia fino alla fine delle scuole elementari, successivamente in Bosnia, nella città di Bugojno. Qui conosce Fatima, una sua compagna di classe, che presto diventa la sua migliore amica. A lei scrive, nelle sue giornate d'esilio, dopo la precipitosa fuga nel 1992 a causa della guerra, lettere che non verranno mai spedite.
Cara Fatima,
con i primi raggi del sole mattutino sto esplorando questa stanza strana. Oggi non c'è felicità né sorriso sul mio volto. Sono lontana da te...
Dicono:"Ci sarà la guerra." No, io non ci credo! Mamma dice che c'è solo un po' di confusione e disordine, ma che passerà presto. Mi chiedo allora perché siamo scappati?!
Con questa lettera da Spalato, del 5 aprile 1992, all'amica d'infanzia Fatima, Tatjana Ibraimovic apre il suo diario epistolare: un'esperienza di scrittura che accompagnerà la giovane donna nei due anni trascorsi lontani dalla sua famiglia e dalla sua terra a causa della guerra civile in Jugoslavia.
discuterà con lei
Diamant Abrashi
Diamant Abrashi è nato a Gjakovë (Repubblica del Kossovo) nel 1963.
Interrotti gli studi di medicina, si è trasferito nel Canton Ticino.
Affermatosi come poeta, pubblicista e traduttore, ha partecipato a numerose manifestazioni letterarie internazionali ed è attualmente redattore del giornale albanese "Hapi", stampato in Svizzera.
Numerose sono le sue raccolte poetiche, tradotte in varie lingue, tra le quali lo sloveno, il francese e lo svedese.
Da Armando Dadò, Locarno, 1993, è uscito il volume di poesie in italiano, Rimproveri Tardivi:
"...alcuni agnelli e il lupo
lotteranno una lotta
strenua.
Non ci saranno più lampadine
né frigoriferi
la luce verrà razionata
e la danza dell'onore
la balleranno le formiche."