Una montagna d'oro

Cos'hanno in comune il massiccio del San Gottardo e un caveau stracolmo di lingotti d'oro? In apparenza niente, se non fosse che è proprio nella montagna sopra ad Airolo che la più grande banca della Svizzera ha nascosto il suo tesoro, credendolo al sicuro.

Peccato che la banca in questione non abbia fatto i conti con lo scavo della galleria ferroviaria del 1882 e del tunnel di AlpTransit e con una cricca di criminali, avventurieri e disperati, pronti a tutto, perfino ad ammazzare, per trovare l'oro..

Si gioca attorno a questa trama il romanzo "Una montagna d'oro" edito dalla Progetto Stampa Chiasso dell'esordiente scrittore ticinese Andrea Bertagni, 38enne di Pregassona, nato a Mendrisio, già giornalista al Giornale del Popolo e ora all'Associazione industrie ticinesi (AITI).
 
Un po' a tinte Western e  un po' a tinte Noir, il romanzo di Bertagni è soprattutto un'avventura piena di colpi di scena, speranze, delusioni, intrighi, omicidi, vendette, amori. Ma soprattutto un'avventura fatta di uomini e di donne, a volte vinti, a volte vincitori, uniti da un passato che non può essere dimenticato e da un presente ancora tutto da interpretare, lasciando in sospeso alcuni interrogativi che solo un finale a sorpresa sarà in grado di svelare.

Riuscirà la banca a mantenere il tesoro al sicuro? O avrà la meglio la fame di denaro, giustizia e rivalsa degli uomini e delle donne che si sono messi sulle sue tracce, con la speranza di dare una svolta alle loro vite e al loro futuro.

(dal sito dell'autore: http://andreabertagni.com)