Lillys Courage

di Mattia Bertoldi
traduzione in tedesco de Il coraggio di Lilly, edita da edition bücherlese (maggiori informazioni sul sito dell’editore)
Pagine: 304
Prezzo: 30,00 franchi

Zürich, 1917. Lilly Volkart ist zwanzig Jahre alt und träumt davon, Kinderärztin zu werden. Doch zunächst muss sie das nötige Geld für ein Medizinstudium in der Pension ihrer Eltern verdienen. Unter den Pensionsgästen – viele Schweizer Studenten des Polytechnikums – ist auch der Italiener Umberto, in den sich Lilly verliebt. Aber aus der Liebesgeschichte wird nichts, die romantischen Pläne für eine gemeinsame Zukunft scheitern, denn in Italien tobt der Krieg, und bald muss Umberto die Schweiz verlassen, um in Venetien zu kämpfen …

Ascona, 1943. Der Traum, Kinderärztin zu werden, hat sich nicht erfüllt. Stattdessen gründet Lilly Volkart Ende der 1920er Jahren ein privates Kinderheim oberhalb des Lago Maggiore, in dem sie vorwiegend Kinder wohlhabender Familien und Kinder von Kunstschaffenden betreut. Kaum zwanzig Jahre später – in Europa tobt die nationalsozialistische Schreckensherrschaft – wird aus dem Feriendomizil in mediterraner Umgebung ein Zufluchtsort für Bambini Emigrati, meist jüdische Kinder, die unter unvorstellbaren Strapazen die Schweiz erreichen. Getrieben vom Willen, die traumatisierten Kinder zu retten, schafft Lilly Volkart mehr als ein sogenanntes Kinder-Auffanglager, mehr als einen Schutzraum. Aus dem Kinderheim wird ein Zuhause, aus der Heimleiterin eine Mutter auf Zeit, die in jeder Hinsicht und nicht zuletzt auch für die Ausbildung ihrer Kinder sorgt.

L'assassinio della salvia

di Giovanni Soldati
edito da Fontana Edizioni (maggiori informazioni sul sito dell’editore)
Pagine: 196
Prezzo: 19 franchi

Poi la sua furia si è placata: aveva marcato il territorio con un livido che sarebbe rimasto per parecchi giorni, naturalmente nascosto sotto le maniche lunghe della camicetta. Questo è il suo modo per farmi capire che gli appartengo. Mentre piangevo piano mi ha stretta a sé e mi ha chiesto scusa. Mi ha detto che mi ama e che senza di me non può vivere. Anche così mi ha fatto male, molto.

La commissaria Veri trova il coraggio di leggere alcune pagine del diario della madre morta anni prima. Pagine che porteranno a galla una dolorosa situazione di disagio e violenza domestica. Le forti emozioni suscitate dalle parole lette su quel quadernetto nero potranno forse dare uno scossone alla sua vita.

Tutto ciò mentre l’indagine su un nuovo caso di omicidio, che ha creato scompiglio in un villaggio alla periferia della cittadina lacustre, parrebbe condurre la sua squadra davanti ad un vicolo cieco.

Pruriti

di Davide Staffiero
edito da Edikit (maggiori informazioni sul sito dell’editore)
Pagine: 270
Prezzo: 16,00 euro

Due cene dai risvolti inattesi, una rimpatriata della classe del liceo, una documentarista alle prese con un possibile scoop, un’avventura extraconiugale dalle conseguenze devastanti. Cinque racconti che oscillano tra horror e pulp, distopico e bizzarro. Storie diverse accomunate dal medesimo sguardo critico nei confronti della società e dell’uomo, ritratto nelle sue contraddizioni con piglio ironico e beffardo.

Davide Staffiero, classe 1984, è nato e cresciuto in Svizzera. Inguaribile cinefilo e avido consumatore di serie tv, dopo un breve periodo come critico cinematografico si è trasferito in televisione, dove dal 2009 seleziona i film da proporre in palinsesto. Divora storie per passione e per lavoro, tanto che qualche volta gli viene voglia di scriverne una sua.

Il suo romanzo d’esordio, Il Programma, è stato semifinalista al premio John Fante e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il premio letterario Giovane Holden. Con Edikit ha pubblicato Dalle 9 alle 6, finalista al premio letterario Città di Siena.

Pruriti è la sua prima raccolta di racconti, con la quale si è classificato secondo al premio InediTO – Colline di Torino 2022.

Edikit, casa editrice bresciana nata da un’esperienza decennale e internazionale nell’editoria musicale, è impegnata nella promozione di scrittori emergenti. La sua missione è quella di divenire un punto di riferimento per gli scrittori esordienti, seguendoli passo per passo nel loro lavoro creativo.

Il libro sarà ordinabile sul sito della casa editrice, su ibs.it, su Amazon e sarà disponibile in tutte le librerie che vorranno esporlo.

Conversazioni con l'Infinito

di Pampana Letizia
edito da Giovanelli Edizioni (maggiori informazioni sul sito dell’editore)
Pagine: 106
Prezzo: 12.50 euro

Conversazioni con l’Infinito è un romanzo intimo che percorrendo le emozioni del protagonista, fra sogno e realtà, porta il lettore a fare un viaggio interiore e a comprendere il senso della vita. In tutto il libro non è percepibile se il protagonista sia un uomo o una donna proprio per permettere a chiunque di riconoscersi e far cadere certe barriere che possono arrivare da preconcetti prestabiliti. Gli animali sono fortemente presenti in questo romanzo sia nei sogni che nella realtà come esseri di luce che possono aiutare gli umani nell’evoluzione animica e spirituale. Molti riferimenti letterari e storici danno la possibilità al lettore di approfondire certi argomenti trattati nel romanzo. Infine è stata inserita la vicenda, seppur rivisitata, del cane Angelo (torturato e impiccato a Sangineto il 26 maggio del 2017), per riscattare simbolicamente la sua tragica storia.

Il commento del nostro associato Dario Galimberti (4 luglio 2023):

“Sarà capitato a molti, dopo un episodio significativo della quotidianità o dell’esistenza, di riflettere sugli stati d’animo che lo hanno accompagnato. Non importa qual era o com’era l’evento, importa il modo in cui lo stato emotivo ha condizionato una certa consuetudine o magari un’intera vita. E allora vi è il desiderio di sviscerare l’emozione per capire come ha influito sulla buona o sulla cattiva sorte dell'evento stesso, o eventualmente come la potrebbe influire qualora tutto fosse onirico.

Letizia Pampana, con “Conversazioni con l’infinito”, prova a dare delle risposte al senso di alcune emozioni che spesso ci attanagliano e ci condizionano la vita. Attraverso l’espediente letterario di una voce narrante che pone dei quesiti epistolari a un misterioso interlocutore, ci propone delle risposte chiarificatrici, non prive di dotti e colti contributi.

Una lettura che fa riflettere. Da leggere.”

Tientsin. Il guado del cielo

di Franco Di Leo
edito da Calibano Edizioni (maggiori informazioni sul sito dell’editore)
Pagine: 388
Prezzo: 20 euro

Cina, 1938. Tientsin è una città dominata dalle concessioni: francese, giapponese, inglese e italiana. Il clima politico è arroventato dal conflitto tra Giappone e Cina. Un direttore d’orchestra italiano di origine ebraica, Arrigo Fano, e una cantante cinese dal misterioso passato, Shu Lan Zhao, si incontrano e lentamente si avvicinano. Storie d'amore si accavallano a storie di soprusi, di amicizie e di spionaggio attraverso gli anni agitati della seconda guerra mondiale.

Amore, amicizia e lealtà ma anche guerra, soprusi e spionaggio nella città cinese di Tientsin durante la Seconda Guerra Mondiale.

Petizione sul giornalismo culturale (ch-intercultur)

Riportiamo, qui di seguito, il testo di una petizione dedicata al giornalismo culturale e promossa da ch-intercultur. È possibile firmare la petizione a questo link.

“Il giornalismo culturale deve far parte del messaggio sulla cultura

Il giornalismo culturale si trova in una situazione precaria. Le risorse sono state fortemente ridotte, gli organi di pubblicazione si riducono, le nuove leve mancano sempre più. Le principali vittime sono le arti e la loro trasmissione. Certo, parecchi mezzi finanziari destinati alla promozione sboccano nel marketing e nelle relazioni pubbliche e la necessità di tale approccio è giustamente riconosciuta. Tuttavia dovrebbero essere disponibili anche i mezzi atti ad assicurare alle creatrici e ai creatori culturali l’imprescindibile risposta critica. Un’arte che non viene riflessa da un giornalismo indipendente e che non viene trasmessa alla società perde la propria importanza. Ha un ruolo politico e sociale sempre meno importante. Non si discute più di essa, scompare la memoria storica, la promozione manca di risonanza, la legittimità democratica si sfalda.

Il giornalismo culturale è un elemento indispensabile della produzione culturale. La produzione culturale senza risposta critica è un vicolo cieco.

La consultazione in giacenza riguardo al quarto Messaggio sulla cultura del Consiglio federale offre una nuova occasione di dibattere sui compiti della politica culturale.

Il Messaggio sulla cultura 2012-2015 rilevava già che i «deficit informativi» avrebbero reso più difficile l’accesso alla cultura. Da allora la situazione si è drammaticamente deteriorata.

È ormai ora di agire. Non occorre una nuova legge, bensì una nuova volontà e una nuova pratica. Le giurie e le commissioni si giovano di una grande perizia che tuttavia, come la creazione artistica stessa, non si sviluppa più in un dibattito pubblico dall’effetto transregionale e translinguistico. Manca la risonanza dei media. Per crearla vanno sviluppati e sostenuti nuovi strumenti di promozione.

Facciamo appello al Consiglio federale, al Parlamento, alle organizzazioni culturali e a quelle che rappresentano il pubblico, senza scordare i media:

La promozione dei resoconti culturali richiede misure efficaci. Il giornalismo culturale deve far parte del Messaggio sulla cultura.”

Il Re di Gerusalemme: Novelle Gaie

di Daniele Oberto Marrama
Curatrice: Yuksel Degabriel
edito da Edizioni Intra (maggiori informazioni sul sito dell’editore)
Pagine: 113 pagine
Prezzo: 14 euro

Il Re di Gerusalemme: Novelle Gaie è l'ultima raccolta di Daniele Oberto Marrama, giornalista e autore napoletano, collaboratore di Matilde Serao. Viene pubblicata nel 1909 e sarà una delle ultime opere dello scrittore, morto prematuramente nel 1911.

Dopo il fantastico gotico della prima raccolta (Il ritratto del morto. Racconti bizzarri) e l'allegoria della seconda (Bianca Luna e Piuma Nera: Racconti a Nonò), Marrama sperimenta un'ironia e una comicità legate al realismo di scene tipiche del quotidiano contemporaneo all'autore.

Nei dieci racconti proposti nell'opera, l'uomo moderno viene criticato per la sua ingenuità, per il suo individualismo e per la sua superficialità. Tra festeggiamenti finiti male, amori abbandonati e traditi, lavori persi e incontri fortuiti, l'autore continua la sua sperimentazione scapigliata mediante la narrazione breve.

Bianca Luna e Piuma Nera: Racconti a Nonò

di Daniele Oberto Marrama
Curatrice: Yuksel Degabriel
edito da Edizioni Intra (maggiori informazioni sul sito dell’editore)
Pagine: 93 pagine
Prezzo: 14 euro

Dopo cent'anni dalla pubblicazione della prima raccolta di racconti fantastici, intitolata Il ritratto del morto. Racconti bizzarri, è stata ripubblicata anche la seconda raccolta di Daniele Oberto Marrama, ossia Bianca Luna e Piuma Nera: Racconti a Nonò. Marrama, giornalista e autore napoletano, collaboratore e braccio destro di Matilde Serao, si allontana dal fantastico e dal gotico della prima opera per concentrarsi sull'allegoria scapigliata: con la scusa di scrivere racconti per bambini dedicati alla piccola Nonò, l'autore propone testi di critica alla società a lui contemporanea, attraverso i protagonisti innocenti.

I sette racconti proposti presentano elementi legati al mondo dell'infanzia, che rimandano però ad altro: i burattini di "Bianca Luna e Piuma Nera" simboleggiano gli individui imprigionati dalle leggi della società moderna; l'agnello Piumino, candido e puro, viene ingannato dagli uomini e dai suoi simili; la stella cometa è accusata di superbia e deve redimersi; i giocattoli scioperano contro i loro padroni tiranni, gli umani; la piccola Rosariuccia stringe amicizia con il fiume Sagittario e viene travolta dalla natura; gli angeli di Dio sconfiggono le leggi di Combes. L'ultimo racconto, dedicato a una bambina russa, descrive il dolore struggente causato dalla perdita del padre a causa della guerra.

Nella sua arte scapigliata, Marrama presenta testi tipici dell'epoca, tra critica alla società e semplice voglia di sperimentare con la scrittura.

Il desiderio di cadere

di Max Deste
edito da Albatros
Prezzo: 14.90 euro

Giacomo Daniele è un ragazzo che partire dai dodici anni inizia a soffrire di vertigini. Questo disturbo lo porta a chiudersi al mondo esterno, trovando rifugio nella lettura e nella scrittura, ma a causa della sua timidezza non trova il coraggio di pubblicare le sue opere. Grazie alla sua passione, riesce comunque negli studi letterari, laureandosi prima a Milano, diventando poi insegnante universitario a Losanna, fallendo però in ogni altro ambito, non riuscendo in particolare a coltivare dei rapporti sentimentali duraturi. A causa delle sue difficoltà relazionali, inoltre, viene quasi subito licenziato. Per questo motivo ritorna al suo paese (Bellinzona). Qui, durante il carnevale, ritrova Lea, una sua ex compagna delle medie che non aveva più rivisto. Con lei instaura subito un legame solido, che sfocia prima nell’acquisto di un appartamento e poi nella decisione di sposarsi. Dopo le nozze, trascorrono la luna di miele immersi nella natura, in una zona montagnosa al confine tra Lombardia, Ticino e Grigioni. Ma già durante il primo giorno sono vittime di un grave incidente di canoying, uno sport estremo praticato da qualche tempo allo scopo di esorcizzare il suo disturbo. A causa di un violento temporale, un’ondata infatti li travolge, facendoli precipitare da una cascata. Seguiranno 7 giorni di sopravvivenza disperata in una zona boschiva impervia, prima di essere soccorso. Dopo quindici mesi di ricovero, Jack viene dimesso dall’ospedale. Per lui è come se fosse una nuova rinascita, caratterizzata tuttavia da una profonda tristezza, dato che sua moglie è in coma irreversibile. Inizia così per lui una nuova sfida che lo vedrà confrontato con una difficile convalescenza. Ha però la fortuna di essere seguito da un brillante terapeuta colombiano, che lo aiuterà comunque a superare il trauma dell’incidente. Durante questa nuova fase della vita, inoltre, riuscirà anche a rilanciarsi nel lavoro e nei sentimenti, consapevole che in ogni momento tutto potrebbe di nuovo precipitare.