Claudia Bergomi
/Amo scrivere, soprattutto quando le parole fluiscono da sole, sgorgando dal silenzio, piuttosto che da una mente iperattiva. Fin da quando ero una bambina, la scrittura è stata un mezzo per esprimere la mia fantasia, dando forma a storie e racconti. Adoravo scrivere temi e scambiavo storie a puntate con delle amiche. Nel 1999 ho partecipato al premio letterario Campiello Giovani con il racconto Sei, arrivando finalista e nel 2006 sono arrivata finalista al premio Chiara Giovani con il racconto L’esperire.
È poi seguito un periodo in cui ho scritto poco. Non ero certa di avere davvero qualcosa da raccontare. Finché degli incontri, una canzone, alla fine del 2013 hanno cambiato le cose. Così ho ripreso in mano la penna, o meglio, ho aguzzato le orecchie per sentire quando una storia bussa alla mia porta e, quando le apro, essa s’intrufola nelle mie mani e si scrive.
Oltre alla scrittura amo la musica. Attualmente scrivo canzoni e canto in due progetti musicali ispirati dalla musica tradizionale di diverse culture, dall'improvvisazione e dall'interesse per suoni sperimentali, naturali e arcaici.
Il mio percorso di studio e professionale mi ha portata da un breve periodo di lavoro come segretaria in una ditta finanziaria allo studio della psicologia e della matematica con conseguimento di un dottorato di ricerca in psicologia nel 2013 all’università di Berna. I temi principali del mio lavoro in campo scientifico sono stati la consapevolezza profonda e la meditazione con un forte riferimento al Buddismo. Dopo aver lasciato il lavoro scientifico ho frequentato il corso di laurea breve in ‘Musica e movimento’ all’Università delle arti di Berna, corso che ho terminato all’inizio del 2019. Attualmente vivo tra la Svizzera, il Portogallo e l’India, mi dedico soprattutto alla ricerca spirituale, alla musica e alla parola scritta.
Nel 2019 ho pubblicato la raccolta di racconti Come acqua versata nell’acqua con 12 racconti, di cui due illustrati da Becky Pannell. Il genere che più si addice per descrivere questi racconti è il realismo magico, ma ciò che li caratterizza principalmente è la leggerezza e la musicalità con le quali essi esprimono, quasi senza volerlo, verità e immagini profonde che ci riportano ad un silenzio interiore che è parte di noi ma che spesso, nella vita quotidiana, dimentichiamo. Sono racconti ma si leggono come poesie. Alcuni di essi sono ispirati dalle parole di grandi maestri come Hafiz, Rumi, Mooji, Papaji, Ramana Maharishi e Gautama Buddha, ai quali sono eternamente grata.
Il mio sito è https://claudiabergomi.net/racconti