Lucciole e falene

di Alberto Gianinazzi

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L’ombra della prima guerra mondiale fa da sfondo alle vicende del protagonista di questo romanzo. Max, eroe-non eroe, è un soldato sbandato, in fuga non solo dalla guerra, ma anche da se stesso. Stordito e soffocato dalle proprie emozioni e contraddizioni, non riesce più a inquadrarle in uno schema razionale. Alla ricerca di una soluzione, di un eldorado per la sua anima, si rifugia in Terra straniera. Affrontando varie peripezie, alla fine giunge in un luogo appartato, un’isola di pace, abitata da una comunità alternativa.  L’incontro con un maestro spirituale, l’amore per un’affascinante e misteriosa donna, che sembra provenire da un altro mondo, le diverse interazioni con i membri della comunità, risvegliano le sue frustrazioni e i suoi drammi più profondi. Si trova costretto a confrontarsi con se stesso senza vie d’uscita. Se dalla guerra gli era stato possibile fuggire, ora non riesce ad allontanarsi da quella comunità anche ambigua, che esercita su di lui un fascino misterioso. Sull’apparente tranquillità della comunità si puntano gli occhi di una società conservatrice, ipocrita e ben pensante. Tuttavia, alcune circostanze fortuite, un fuoco liberatorio e un sofferto sviluppo interiore gli permetteranno di crescere, di ritrovare se stesso e di riunire ciò che lui stesso aveva diviso. Grazie all’amore riscoperto, riesce finalmente ad accettare le proprie debolezze e sconfitte, liberandosi dalle sue paure più profonde, dalla maschera e dalla corazza, e da quel cinismo e qualunquismo ad oltranza, che, da troppo tempo, l’accompagnavano come un’ombra minacciosa.

COD: 978-88-6259-786-9
Categorie: AvventuraNarrativaRomanzi
Etichetta: Alberto Gianinazzi
In vendita a 19.00€

Grappoli di Sessa 2013

domenica 8 settembre 2013

alle ore 15:30

Grappoli di Sessa

L'ASSI

Associazione Scrittori Svizzera Italiana

invita all'apertura della stagione letteraria autunno-inverno 2013

ai

Grappoli di Sessa

prima parte:

interventi da parte di alcuni Soci ASSI

seconda parte:

lettura dei testi inediti secondo la ricetta di

Mariano Morace

 

Quest'anno per l'apertura della seconda parte del programma letterario dell'ASSI abbiamo scelto un tema particolare che i nostri soci sapranno affrontare nel modo a loro più congeniale, secondo la propria fantasia:

LA CUCINA

Mariano Morace ci ha regalato una ricetta speciale dalla quale i nostri scrittori potranno trarre lo spunto per un racconto breve

max 2500 battute spazi compresi

Gli autori dei primi 5 testi che giungeranno alla nostra segreteria entro il 6 settembre (per mail o cartaceo), saranno nostri ospiti alla spaghettata che seguirà ai Grappoli di Sessa, dopo le 18:30.

Tutti i racconti pervenuti verranno letti dagli autori (in ordine alfabetico) compatibilmente con il tempo a disposizione.

Confidiamo in una rilevante partecipazione dei nostri Associati e nell'attesa dei vostri scritti vi salutiamo caramente.

Il biancomangiare è un dolce di origini antiche. A dir la verità alle origini il biancomangiare non era una ricetta specifica, ma una preparazione medievale basata sulle presunte qualità del colore bianco, simbolo di purezza e ascetismo. Era un cibo destinato alle classi superiori e prese il nome dal colore degli ingredienti che prevalevano nella sua elaborazione, come il petto di pollo, il latte, le mandorle, il riso, lo zucchero, o ancora lardo, zenzero bianco, ecc.

Era quindi una ricetta dolce o salata, interpretata variamente a seconda delle diverse aree geografiche: non esisteva dunque il biancomangiare, ma i biancomangiare.

Si ritiene che abbia avuto origine in Francia per la frequente presenza negli antichi ricettari di termini come blanche mangieri, balmagier, bramagère.

Nel '400 Mastro Martino (il "nostro" Mastro Martino, erroneamente chiamato Martino da Como, ma originario della val di Blenio!) suggerisce una ricetta più elaborata ma anche delicata, con l'introduzione di brodo di cappone, mollica di pane bianco, acqua rosata, agresto e zenzero.

In Sicilia invece il biancomangiare è un dolce, e risente negli ingredienti dell'influenza araba, una crema preparata con mandorle tritate, zucchero, amido, buccia di limone, cannella, e messa a raffreddare in forme di terracotta.

Mariano Morace da sempre è appassionato di cucina, in tutte le sue forme. Dopo nove anni di insegnamento nelle scuole pubbliche si dedica al giornalismo e lavora per 30 anni alla RSI come redattore, critico cinematografico e infine responsabile della Formazione e Selezione. Ma non dimentica la passione per i fornelli: realizza diversi programmi radiofonici dedicati al cibo (cinema e cibo, le ricette di Mariano, eccetera), collabora in TV dapprima con la trasmissione "i cucinatori", poi con "Piatto forte", e dal 2010 cura la pagina "Mangiare bene" sul settimanale Extra.

Ringraziamo Mariano Morace per la sua ricetta e ci auguriamo di averlo con noi durante l'incontro.


Ricetta del Biancomangiare

Ingredienti: 1/2 litro di latte, 300 grammi di mandorle, 200 grammi di zucchero, 2 decilitri di panna da montare, scorza di 1 limone, cannella, 10 grammi di colla di pesce.

Sbucciate le mandorle (oppure comprate quelle già sbucciate), poi tritatele al coltello o con un mixer, mettetele in una ciotola e unite il latte in modo da coprirle interamente.

Ora aggiungete 150 grammi di zucchero, mescolate fino a scioglierlo e lasciate in infusione per una notte intera. Poi filtrate il composto, meglio attraverso un panno posizionato all'interno di una ciotola, oppure con un colino e una garza.

Strizzare bene il canovaccio contenente le mandorle, in modo da far uscire tutto il liquido e raccoglierlo nella ciotola. Versate il liquido ottenuto in una casseruola, aggiungete un pizzico di cannella e la scorza di un limone e fatelo andare a fuoco molto dolce con il restante zucchero. Aggiungete la colla di pesce che avrete precedentemente ammorbidito in acqua fredda e fatela sciogliere, poi lasciate raffreddare il composto e quando comincerà ad addensarsi unitelo alla panna che avrete montato. Versate il composto in stampini bassi e rotondi e fate raffreddare in frigorifero per 6 ore. Per sformare il dolce, immergete gli stampini in acqua calda per qualche secondo. Potete decorare il vostro biancomangiare con frutta candita, pistacchi tritati, scorzette di arancia: come più vi piace.

Talvolta la vita...

Talvolta la vita…
Strangola i sogni, ma non la speranza
Michela Persico
I pedigreed – Edizioni Ulivo 2013

Severina non è mossa dal desiderio di avventura o di nuove emozioni quando lascia la sua verde valle Verzasca per raggiungere la caotica e immensa Buenos Aires. 
L’urgenza di allontanarsi, almeno temporaneamente, da una vita coniugale e familiare densa di ombre la spinge ad attraversare l’oceano e ad affrontare una situazione piena di incognite, ma che la aiuta a ritrovare maggiore consapevolezza di sé attraverso nuove e determinanti esperienze: le delizie del tango, la complicità dell’amicizia, la passione amorosa, il tenero abbraccio degli orfani che accudisce, il brutale scontro con la dittatura…
In uscita la seconda edizione dopo due mesi dalla prima.

Il risveglio della coscienza

Di Raghia Agustoni

Il sorriso del gatto – Edizioni Ulivo 2013

Pag. 86 – fr. 20.00

 

Il pensiero filosofico di Raghia si rivolge all’Occidente e all’Oriente: il suo messaggio positivo serve a proporre e regalare una migliore comprensione del sé e della Vita. Un risveglio che deve guidare il cammino di approfondimento e conoscenza della nostra dimensione individuale. Pur rendendoci diversi, la nostra interiorità umana ci accomuna nell’esperienza del vivere e del condividere la bellezza del mondo. L’idea di un continuo perfezionamento contribuisce ad alimentare la nostra potenzialità di miglioramento per aiutare il mondo a cambiare in meglio. Il tutto proposto con quella semplicità che solo una profonda conoscenza può dare.

 

Dal sito dell’editore: Edizioni Ulivo

L'ultima estate

Luca Grassi nasce nel 1970 e muove i primi passi a Bellagio, la perla del Lario. Trasferitosi e cresciuto nel Borgo di Sant’Agostino a Como, resta legato al suo paese di origine, dove si reca regolarmente e dove hanno vissuto i nonni paterni.

Laureato in economia all’Università L. Bocconi, matura esperienza professionale nel ramo amministrativo in medie-grandi realtà industriali, giungendo a ricoprire il ruolo di direttore amministrativo presso un’importante azienda farmaceutica del Cantone Ticino, dove peraltro risiede da alcuni anni.

Appassionato di storia, dapprima si concentra sulle vicende legate alla guerra di montagna (1915-18) per poi focalizzarsi sulla storia locale, sulle tradizioni popolari e contadine di inizio novecento, scoprendo e coltivando l'hobby della scrittura.

Nel 1998 inizia la stesura di un testo basato sui ricordi del nonno Virginio, che ha accompagnato la sua crescita durante i tanti soggiorni estivi e invernali della sua infanzia, e su una ricerca capillare effettuata direttamente sul territorio delle ultime testimonianze storiche di modi di vivere, lavorare e socializzare oggi scomparsi. Nel 2013 pubblica con Nodo Libri questo lungo lavoro di ricerca frutto di una grande passione e dell’amore per la propria terra d’origine

Assemblea ordinaria 2013 e La mappa del tesoro

sabato 4 maggio 2013

alle ore 15.00

presso Palazzo dei Congressi di Lugano,

sala C

 

Ordine del giorno

Saluto della Presidente

Nomina del Presidente del giorno e degli Scrutatori

Approvazione verbale dell'ultima assemblea

Relazione della Presidente

Relazione del Tesoriere e rapporto dei Revisori

Presentazione dei nuovi Soci

Membri comitato dimissionari e nuovi Membri

Attività futura

Varie ed eventuali

 

Al termine dei lavori assembleari,

alle ore 17:00 circa

Andrea Fazioli

Michele Fazioli

Gregorio Schira

ci intratterranno con la coinvolgente performance:

LA MAPPA DEL TESORO

un tracciato di letture fra pagine e suoni.

Seguirà un rinfresco offerto dall'ASSI,

e una cena, su prenotazione, concluderà la serata.

Yvette Z'Graggen

19 aprile 2013

alle ore 18.00

presso Palazzo dei Congressi di Lugano,

sala C

L'ASSI

(Associazione Scrittori Svizzera Italiana)

vi invita alla serata dedicata a

Yvette Z'Graggen

LA GRANDE DAME DES LETTRES ROMANDES

nel primo anniversario della morte

relatore

Markus Hediger

moderatrice

Ketty Fusco

letture

Annamaria Pianezzi Marcacci

 

Nata a Ginevra nel 1920, Yvette Z'Graggen (ginevrina e austriaca da parte di madre, svizzero-tedesca da parte di padre) ha 19 anni quando scoppia la guerra.

Un'esperienza che la tocca nel vivo, tanto che negli anni successivi decide di percorrere l'Europa in rovina, lavorando per la Croce Rossa.

Scrive il suo primo libro, L'appel du rêve nel 1939, che però appare solo nel 1944. A 91 anni, nel suo ultimo romanzo, Juste avant la pluie, palesemente autobiografico, con il suo stile limpido e complice, e con la sua onestà intellettuale, narra la vita di una giovane ginevrina spezzata dalle follie della Storia, nell'avventura avvelenata di amori tedeschi durante gli ultimi istanti di pace prima dello scoppio della guerra.

Dopo i primi romanzi che la consacrano scrittrice, entra nelle Editions de L'Aire.

Dal 1952 al 1982, questa giovane donna energica, realizza per la Radio Suisse Romande delle emissioni culturali e letterarie. Dal 1982 al 1989, lavora come documentarista alla Comédie de Genève sotto la direzione di Benno Besson.

Oltre ai romanzi, Yvette Z'Graggen, ha composto numerose pièces radiofoniche, anche per la RSI, e tradotto opere dall'italiano e dal tedesco. Si può dire che ha ereditato una cultura germanica e slava, di cui conserva la pugnacità e una parte di sogno.

Nel complesso, le sue opere formano un mosaico tenacemente attaccato all'emancipazione delle donne ed alle lotte sociali. Parallelamente esse sono profondamente umaniste e romanzesche.

Il suo stile, pieno di vita, cesellato ma vicino al quotidiano, ha largamente impressionato il pubblico tedesco. Traduttrice di Max Frisch e di Annemarie Schwarzenbach, è stata una donna libera, impegnata senza dogmatismi ed entusiasta malgrado l'osservazione costante delle mancanze e degli abusi della società nei confronti dei suoi membri più fragili.

Yvette Z'Graggen, grande dame des Lettres romandes, ci ha lasciati il 16 aprile 2012 a Ginevra.

Biografia, quella di Yvette Z'Graggen, che la scrittrice espone nei suoi romanzi Le Filet de l'oiseleur, Cornélia, La Punta, Mathias Berg, e in diversi racconti autobiografici che le consentono di investigare la storia della sua famiglia, sia paterna che materna, rintracciando i fili della sua origine. Nel romanzo Les Années silencieuses analizza con coraggio il destino degli ebrei in Germania negli anni del nazismo e il ruolo della Svizzera in questa vicenda.

Tè con l'autore

23 febbraio 2013

alle ore 17.00

presso Reverberiarte,

in viaolgiatiotto

a Lugano

 

Sergio Marengo

e

Silvio Raffo

 

 

Questo è il primo di una serie d’incontri pomeridiani che l’ASSI vuole dedicare ai propri soci affinché le loro opere siano conosciute e condivise. Ogni volta sarà presente un invitato e alcuni Soci attivi dell’ASSI; questi beninteso, come abbiamo già comunicato, dovranno iscriversi di volta in volta, durante gli incontri. Noi del Comitato cerchiamo di mantenere le promesse e speriamo perciò che il nostro impegno non sia vano ma venga coronato dal successo che ci dimostrerà il vostro apprezzamento. Vi aspettiamo perché tra un dolcetto e un sorso di tè, si potranno scambiare le opinioni ed intrattenere con i nostri ospiti.

Incontro con lo scrittore Giovanni Orelli

11 dicembre 2012

alle ore 18.00

presso la Sala Tami,

Biblioteca cantonale di Lugano


Da L'anno della valanga all'anno del "Grand Prix Schiller"

Incontro con lo scrittore Giovanni Orelli

in collaborazione con ASSI e PEN

 

Giovanni Orelli

È nato a Bedretto nel 1928. Ha insegnato in vari ordini di scuola. Vive a Lugano. Ha pubblicato tre romanzi presso Mondadori (Il primo è L'anno della valanga, di recente tradotto anche in russo), uno da Einaudi, Il sogno di Walacek, tradotto per la Gallimard e negli Stati Uniti, e due con Donzelli, Il treno delle Italiane e Gli occhiali di Lerolieff.

Ha pubblicato diversi racconti ticinesi (La raccolta più recente è Da quaresime lontane), e diverse raccolte di poesia, l'ultima delle quali, Un eterno imperfetto, è uscita da Garzanti.

Nel dialetto di Bedretto ha pubblicato le poesie di Sant'Antoni dai padü (Scheiwiller); in italiano due raccolte di sonetti, Quartine per Francesco (Interlinea) e Concertino per rane (Casagrande).

Ha curato un'antologia (Storia e testi) delle lettere nella Svizzera italiana e, con Diana Rueesch, Il Carteggio Bertoni-Chiesa. Collabora al settimanale "Azione" con una pagina di segnalazioni librarie.

Nella primavera di quest'anno è stato insignito del Gran Premio Schiller per la seconda volta.

Scrittore molto sensibile alla dinamica elvetica della Svizzera italiana - con particolare riferimento ai rapporti tra il Cantone Ticino e la Svizzera Tedesca - in una prospettiva storica (i rapporti negli ambiti più 'federali' quali le FFS, il servizio militare tradizionale, l'emigrazione nelle città svizzere), ma anche più attuale, con particolare attenzione alla sopravvivenza della lingua e della cultura italiana nel resto della Svizzera.

Le tematiche presenti nell'opera di Orelli riguardano essenzialmente il passaggio dal vecchio Ticino rurale alla nuova regione di periferia tra Zurigo e Milano, affrontate con impegno civile e anche con accenti ironici e polemici.

 

Prolusione:

Tatiana Crivelli

Titolare della Cattedra di Letteratura italiana all'Università di Zurigo

Dialogherà con lui:

Maria Grazia Rabiolo

Giornalista RSI

Interventi di:

Gerardo Rigozzi

Direttore della Biblioteca cantonale di Lugano

Alda Bernasconi

Presidente ASSI

Franca Tiberto

Presidente PEN

Letture di Diego Gaffuri, attore della RSI

Interventi musicali di Maristella Patuzzi, violinista


"Come scrittore, so bene di non sfuggire, come qualunque altro scrittore, in qualunque parte del mondo, a quella esigenza formulata da Goethe: di vedere il mondo in me e io nel mondo".

Giovanni Orelli, Erfundene Schweiz - La Suisse imaginée, Chronos, Zurigo 1992

Festa di fine anno 2012

8 dicembre 2012

alle ore 17.00

presso il

Palazzo dei Congressi di Lugano

sala C

ASSI e PEN

invitano allo spettacolo di

Ferruccio Cainero

e

Danilo Boggini

Leggendo fuori stagione

entrata prezzo speciale fr. 15.00

Ci sono certe giornate al mare fuori stagione, dove tutto è più limpido, terso, spazioso, selvaggio, naturale e nello stesso tempo più intimo, striato da una sottile vena di malinconia. Ho immaginato di camminare sulla spiaggia deserta in riva al mare e di trovare tra la sabbia un diario, perduto da chissà chi o forse gettato via chissà perché: tanti piccoli brevi racconti, note, emozioni, ricordi, poesie, appunti musicali, scritti a mano con una calligrafia minuta, ostinata, briosa, impulsiva, e suddivisi nelle quattro stagioni dell'anno. La sabbia che scivolava dalle pagine sulle mie mani era la clessidra che scandiva il tempo mentre leggevo ad alta voce queste note e Danilo con la sua fisarmonica le musicava. Ci hanno emozionato, divertito, appassionato. Il tempo è volato via: quasi due ore senza che ce ne accorgessimo.

Ferruccio Cainero è un artista del racconto pieno di temperamento. Il suo vocabolario teatrale, semplice ma vasto, è particolarmente versatile e con una solida base tecnica che affonda le sue radici nella tradizione della Commedia dell'Arte. Nei suoi spettacoli i ricordi familiari e i semplici fatti della vita quotidiana si trasformano in meravigliose epopee surreali, esilaranti, tragiche e graffianti, che ci donano inaspettate e folgoranti chiavi di lettura di questo nostro tempo. Da tantissimi anni Ferruccio Cainero affascina e conquista il pubblico in Europa con la sua bravura e autenticità che è prova di un virtuosismo che non ha confini linguistici.

Negli ultimi 30 anni Cainero ha scritto e messo in scena 40 spettacoli teatrali. Molti di questi sono stati grandi successi, alcuni hanno girato tutto il mondo ed alcuni sono da anni in cartellone. Come autore e regista ha sviluppato con grande bravura e talento la capacità di mettere in scena spettacoli "plurilingue".

Danilo Boggini, fisarmonicista, pianista, compositore e arrangiatore nato a Giubiasco (Canton Ticino) il 9 settembre 1967, alterna la propria attività jazzistica a collaborazioni con artisti di diversa estrazione, a cavallo fra Svizzera e Italia.

Alterna l'attività di musicista professionista a quella di insegnante di italiano presso il Liceo Cantonale di Bellinzona. Si è infatti laureato in lettere nel 1991 a Friburgo con la tesi 'La poesia per musica di Ottavio Rinuccini', per la quale nel 1994 si è visto assegnare il premio "Nuova Antologia" nella sezione giovani.

Nel 1999 ha conseguito presso la medesima università il titolo di dottore con la tesi 'Le poesie di Ottavio Rinuccini', edizione critica, che vedrà presto la luce presso la casa editrice torinese RES.

Ti sogno, California

di Mattia Bertoldi

Edizioni: BookSalad   (cartaceo) e Amazon (online)

2012

Tommaso ha 26 anni e zero prospettive. È stato appena scaricato dalla ragazza, fa un lavoro che non gli piace e – di male in peggio – si è convinto che nella vita non potrà mai avere qualcosa di più. Per fortuna ci sono gli amici, Pietro e Leonardo, che vivono con lui. Un trio indivisibile. Così, quando Leo si innamora in un bar di una ragazza californiana di nome Kimberly e il mattino successivo si ritrova solo nel letto, i tre decidono di partire alla sua ricerca. Anche se la California ha quasi 36 milioni di abitanti, anche se i loro unici indizi sono una foto, un iPod rosa e la certezza che lavori come cheerleader per una grossa squadra del Golden State. L’amore, in fondo, è anche pazzia, no? Fingendosi giornalisti per accedere alle quinte di stadi e palazzetti, daranno il via a una spericolata “caccia alla donna” che toccherà San Diego, Los Angeles e Las Vegas, al ritmo delle canzoni punk rock preferite della ragazza. Un’avventura on the road fondata sullo sport a stelle e strisce, sull’amore e  – soprattutto – sull’amicizia.

Che ne è della nostra italianità?

17 novembre 2012

alle ore 17.00

presso il

Palazzo dei Congressi di Lugano

sala C

tavola rotonda dal titolo:

Che ne è della nostra italianità?

 

dibatteranno il tema:

Claudio Lardi

Alessio Petralli

Carlo Piccardi

Stefano Vassere

 

moderatrice:

Giulia Fretta

 

[...] il problema non è ormai più tanto quello di trovare un equilibrio tra la nostra matrice culturale italiana e la dimensione globalizzata delle relazioni, quanto quello di una coscienza dell'italianità fortemente affievolita, sempre meno percepita come componente distintiva della nostra condizione che, essendosi in Italia imposta negli ultimi anni una mentalità civilmente e culturalmente deresponsabilizzata (e trovandoci a subire la pressione del frontalierato come una minaccia), oltretutto ci allontana sempre più da quella che dovrebbe essere la nostra madrepatria culturale.

Il processo era stato avvertito più di vent'anni fa da Giuseppe Martinola, interrogato da Sergio Caratti in una serie di '36 interviste al Ticino che cambia' (Quaderni della Banca del Gottardo, Lugano 1990), su cui ha recentemente attirato l'attenzione Giovanni Orelli ("Il cantonetto", dicembre 2009):

"La voce italianità non fu cara soltanto al Chiesa e al Calgari [...]. Fu cara sempre e cara deve restare: a condizione che si accompagni al sentimento. Altrimenti si illanguidisce in un'italianità da etichetta.

Nell'Ottocento, basta scorrere i verbali del Gran Consiglio, nei duri momenti in cui il Ticino si sentiva soffocato e incompreso dalla Confederazione fino a metterlo sotto tutela, dai banchi si alzò anche una voce estrema: nazionalità, che era un'affermazione piena e ferma. Oggi è invalsa una voce che dovrebbe suonare sinonima: identità. Che a ben considerarla è un dire e non dire italianità, e piuttosto un non dire, rinchiudendosi in un isolamento piccino e gretto".

Sono parole che, a fronte di un procedere senza rotta nel pelago della globalizzazione, dovrebbero indurci a ritrovare una definizione specifica dei nostri caratteri distintivi, fondata e ragionata, non semplicemente sfoderata come affermazione di interessi politici, economici o altro, ma come "sentimento" appunto, come espressione di un senso di appartenenza a un importante contesto di civiltà fortemente e intimamente motivato. Più di quanto non lo sia oggi lo si manifestò paradossalmente in anni difficili, quando tale disposizione confliggeva con i sospetti di irredentismo, e ancor più durante il ventennio mussoliniano quando i nostri intellettuali seppero declinarlo orgogliosamente senza cadere nella tentazione di agire collateralmente al fascismo.

Quale migliore occasione più del centocinquantesimo dell'unità d'Italia poteva allora venirci offerta, inducendoci a ripercorrere il ruolo significativo detenuto dal Ticino nelle vicende del Risorgimento, non solo indirettamente come rifugio dei perseguitati politici, ma come contesto mobilitato a sostegno diretto dell'affermazione delle idee liberali, propagandate in tutta Italia proprio dalle pubblicazioni che uscivano dalle nostre tipografie, sostenute generosamente da figure esemplari quali i mazziniani fratelli Ciani e da una militanza che dalle simboliche rappresentazioni di un Vincenzo Vela si diramò nello spirito battagliero dei volontari ticinesi della colonna Arcioni e della colonna Vicari, che nel 1848 scesero a Como e a Milano a dar man forte ai patrioti insorti contro gli Austriaci, culminato nel sacrificio del diciottenne luganese Emilio Morosini caduto nel 1849 in difesa della Repubblica romana! È clamoroso che in occasione di un simile anniversario, che tutto sommato sta risvegliando l'assopita coscienza nazionale italiana, alla nostra latitudine si sia mancato di dare rilievo alla sola tematica che ci affratella [...]

Carlo Piccardi

da "Autonomia culturale e identità. Che ne è della nostra italianità?" Cenobio n. 2 - 2011

 

Giulia Fretta giornalista, già responsabile del settore Fiction Televisione Svizzera italiana.

Claudio Lardi già Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento dell'educazione, della cultura e della protezione dell'ambiente del Cantone dei Grigioni.

Alessio Petralli è linguista, docente e ricercatore, saggista. Promotore di molte iniziative a sostegno della lingua italiana.

Carlo Piccardi è musicologo, critico musicale e saggista svizzero-italiano.

Stefano Vassere è responsabile del "Repertorio toponomastico ticinese" e docente di linguistica generale nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Milano.

Le erranti radici

Festa delle letterature balcaniche

27 ottobre 2012

ore 16:00

atrio Biblioteca Cantonale e del Liceo

via A. Maspoli - Mendrisio

promosso da:

Associazione Scrittori Svizzera Italiana

Biblioteca Cantonale e del Liceo di Mendrisio


In seguito al grande successo dello scorso anno ottenuto con la Festa della Letteratura Brasiliana, quest'anno l'ASSI, in collaborazione con la Biblioteca cantonale di Mendrisio, ha deciso di organizzare la Festa delle Letterature Balcaniche.

Per l'occasione si presenteranno con le loro opere,

quattro autori ticinesi giunti nella Svizzera italiana da quell'area geografica:

Diamant Abrashi, Marko Miladinovic, Nenad Stojanovic, Halime Suli.

Musica con il complesso tradizionale balcanico

The Balkan Lovers

Infine si potranno degustare alcune specialità gastronomiche tipiche della regione.

Interverranno:

Alda Bernasconi - presidente ASSI, Claudio Origoni, Roberto Regazzoni, Rolando Schärer - bibliotecario

L'eretico di Soana

22 settembre 2012

ore 17.30

Park Hotel - Rovio

L'ASSI, uno dei promotori del progetto

"Il Generoso la montagna europea dei racconti e delle fiabe",

ricorderà lo scrittore

Gerhart Hauptmann

nel 150° della nascita e nel 100° conferimento del premio Nobel per la letteratura del 1912, con la presentazione della nuova edizione del romanzo da lui scritto durante i periodi di vacanza passati sulle falde del Generoso.

L'eretico di Soana

Edizioni Ulivo

illustrazioni di Marco Lupi

con Ketty Fusco e Paola Colotti

Andar per osterie...

9 settembre 2012

ore 16.00
Grappoli di Sessa

Abbiamo voluto invitare un ospite reclamato a gran voce dai nostri soci e dai nostri amici:

Gianfranco Scotti

il quale reciterà alcuni brani di Carlo Porta tra cui

"La Ninetta del verzee"

Come ogni anno ai Grappoli, si dedicherà l'attenzione ad alcuni scrittori soci ASSI. Questa volta, prendendo lo spunto dal tema che il nostro ospite ci presenterà, abbiamo proposto a:

Silvana Chiesa Borioli, Paola Colotti, Annamaria Pianezzi Marcacci, Fausto Sassi, Giorgio Tognola di scrivere un breve racconto, che leggeranno, dal titolo

"andar per osterie".

Festa nazionale sul Generoso

1 agosto 2012

Vi proponiamo il programma allestito per festeggiare degnamente:

LA MONTAGNA EUROPEA DEI RACCONTI E DELLE FIABE

ore 15:30

nelle officine della Ferrovia Monte Generoso a Capolago,

con il gruppo teatrale di ragazzi "Raduga" di San Pietroburgo verrà narrata la storia:

"LE NOZZE DI BIANCANEVE SUL MONTE GENEROSO"

entrata gratuita

ore 16:35

salita con il trenino in vetta in compagnia di Biancaneve, il Principe e i sette nani.

Ci sarà per tutti i bambini una bella sorpresa.

ore 17:45

partirà un trenino dalla vetta del Generoso per chi volesse rientrare a Capolago.

ore 18:00

in vetta sarà consegnato ad Angelo Frigerio il premio Fratelli Grimm 2012.

L'ASSI, Associazione Scrittori della Svizzera Italiana,

ricorderà la carriera letteraria del suo Socio onorario.

ore 19:15

aperitivo sulla terrazza panoramica e

Cena per la Festa del 1° agosto

con la partecipazione del "Gruppo musicale Otello".

ore 23:15

per tutti, trenino di rientro dalla vetta a Capolago.

Trenino e cena fr. 69.00

Riservazione indispensabile: 091 630 51 11

info@montegeneroso.ch

 

Organizzazione:

ASSI-Associazione Scrittori Svizzera Italiana

Società Svizzera delle Fiabe - Associazione Fratelli Grimm, Kassel.

Fondazione Animo Generoso - Fondazione Sant'Angelo, Loverciano

Centro Svizzero San Pietroburgo - Kiwanis Club Lugano, Mendrisiotto e Varese

Ferrovia Monte Generoso

Patrocinio:

Città di Mendrisio - Comune di Riva San Vitale - Ente turistico Mendrisiotto e basso Ceresio

Assemblea ordinaria annuale 2012

sabato 12 maggio 2012

alle ore 15:00

 

Ordine del giorno:

1. Saluto della Presidente

2. Nomina del Presidente del giorno e degli Scrutinatori

3. Approvazione verbale dell'ultima assemblea

4. Relazione della Presidente

5. Relazione del Tesoriere e rapporto dei Revisori

6. Presentazione dei nuovi Soci

7. Membri comitato dimissionari e nuovi Membri

8. Attività futura

9. Varie ed eventuali

Musica e parole

sabato 12 maggio 2012

al termine dei lavori assembleari,

alle ore 17:00 circa

incontro con

Vincenzo e Marco Todisco

in

MUSICA E PAROLE

Un incontro musicale e letterario di due fratelli anche nell'arte:

lo scrittore Vincenzo Todisco e il cantautore Marco Todisco,

in un dialogo tra parole e musica, si raccontano attraverso le loro storie.

Lo scrittore e il musicista intraprendono insieme al pubblico un viaggio

popolato da personaggi indimenticabili, costellato da incontri suggestivi e

trame che solo la vita con le sue sfaccettature è in grado di tessere.

Seguendo la bussola della poesia e dell'ironia,

i suoni e le frasi si alternano,

si completano e avvolgono l'ascoltatore

con la magia del racconto in musica e parole.

 

Seguirà un rinfresco offerto dall'ASSI,

e una cena, su prenotazione, concluderà la serata.