Mangiare bene in Ticino

Morace Mariano

 

CHF 28.- / € 27,00

17x24 cm, 192 pag.

Copertina: Semirigida

Art. FE334

978-88-8191-415-9

 

Consigli, curiosità, ricette e una guida (soggettiva e parziale) dei buoni ristoranti in Ticino. Nel 2010 ha raccolto con grande piacere la proposta del settimanale Extra: una pagina del giornale dedicata al Mangiar bene. Da allora sono passati più di cinque anni, per quasi trecento settimane ha proposto ogni settimana un articolo su un alimento o un piatto, una ricetta e la recensione di un ristorante. Quella che ci offre questo libro è una selezione di questi articoli molto personale e soggettiva, ha scelto di proporvi quegli alimenti che gli piacciono di più, come per esempio le melanzane o la zucca, la storia di certe preparazioni particolarmente suggestive, come il vero ragù alla napoletana (non poteva mancare!), o la sua personale crociata contro quei ristoratori che insistono a chiamare vitello tonnato delle fette di carne annegate nella maionese, mentre il vero vitello tonnato è senza maionese..

Alcune delle ricette proposte appartengono alla sua tradizione famigliare, altre le ha trovate su libri o giornali, spesso reinventandole per mancanza di certi ingredienti o per semplice voglia di fantasia. Per concludere delle segnalazioni: non certo una guida dei migliori ristoranti, ma una selezione parziale e soggettiva di locali dove potrete essere accolti con simpatia, mangiare bene e pagare un prezzo giusto. Perché se è vero si mangia per vivere e non si vive per mangiare, come direbbe Catalano è molto meglio mangiare bene che mangiare e basta.

Dal sito dell’editore: Fontana Edizioni 

Grappoli di Sessa 2013

domenica 8 settembre 2013

alle ore 15:30

Grappoli di Sessa

L'ASSI

Associazione Scrittori Svizzera Italiana

invita all'apertura della stagione letteraria autunno-inverno 2013

ai

Grappoli di Sessa

prima parte:

interventi da parte di alcuni Soci ASSI

seconda parte:

lettura dei testi inediti secondo la ricetta di

Mariano Morace

 

Quest'anno per l'apertura della seconda parte del programma letterario dell'ASSI abbiamo scelto un tema particolare che i nostri soci sapranno affrontare nel modo a loro più congeniale, secondo la propria fantasia:

LA CUCINA

Mariano Morace ci ha regalato una ricetta speciale dalla quale i nostri scrittori potranno trarre lo spunto per un racconto breve

max 2500 battute spazi compresi

Gli autori dei primi 5 testi che giungeranno alla nostra segreteria entro il 6 settembre (per mail o cartaceo), saranno nostri ospiti alla spaghettata che seguirà ai Grappoli di Sessa, dopo le 18:30.

Tutti i racconti pervenuti verranno letti dagli autori (in ordine alfabetico) compatibilmente con il tempo a disposizione.

Confidiamo in una rilevante partecipazione dei nostri Associati e nell'attesa dei vostri scritti vi salutiamo caramente.

Il biancomangiare è un dolce di origini antiche. A dir la verità alle origini il biancomangiare non era una ricetta specifica, ma una preparazione medievale basata sulle presunte qualità del colore bianco, simbolo di purezza e ascetismo. Era un cibo destinato alle classi superiori e prese il nome dal colore degli ingredienti che prevalevano nella sua elaborazione, come il petto di pollo, il latte, le mandorle, il riso, lo zucchero, o ancora lardo, zenzero bianco, ecc.

Era quindi una ricetta dolce o salata, interpretata variamente a seconda delle diverse aree geografiche: non esisteva dunque il biancomangiare, ma i biancomangiare.

Si ritiene che abbia avuto origine in Francia per la frequente presenza negli antichi ricettari di termini come blanche mangieri, balmagier, bramagère.

Nel '400 Mastro Martino (il "nostro" Mastro Martino, erroneamente chiamato Martino da Como, ma originario della val di Blenio!) suggerisce una ricetta più elaborata ma anche delicata, con l'introduzione di brodo di cappone, mollica di pane bianco, acqua rosata, agresto e zenzero.

In Sicilia invece il biancomangiare è un dolce, e risente negli ingredienti dell'influenza araba, una crema preparata con mandorle tritate, zucchero, amido, buccia di limone, cannella, e messa a raffreddare in forme di terracotta.

Mariano Morace da sempre è appassionato di cucina, in tutte le sue forme. Dopo nove anni di insegnamento nelle scuole pubbliche si dedica al giornalismo e lavora per 30 anni alla RSI come redattore, critico cinematografico e infine responsabile della Formazione e Selezione. Ma non dimentica la passione per i fornelli: realizza diversi programmi radiofonici dedicati al cibo (cinema e cibo, le ricette di Mariano, eccetera), collabora in TV dapprima con la trasmissione "i cucinatori", poi con "Piatto forte", e dal 2010 cura la pagina "Mangiare bene" sul settimanale Extra.

Ringraziamo Mariano Morace per la sua ricetta e ci auguriamo di averlo con noi durante l'incontro.


Ricetta del Biancomangiare

Ingredienti: 1/2 litro di latte, 300 grammi di mandorle, 200 grammi di zucchero, 2 decilitri di panna da montare, scorza di 1 limone, cannella, 10 grammi di colla di pesce.

Sbucciate le mandorle (oppure comprate quelle già sbucciate), poi tritatele al coltello o con un mixer, mettetele in una ciotola e unite il latte in modo da coprirle interamente.

Ora aggiungete 150 grammi di zucchero, mescolate fino a scioglierlo e lasciate in infusione per una notte intera. Poi filtrate il composto, meglio attraverso un panno posizionato all'interno di una ciotola, oppure con un colino e una garza.

Strizzare bene il canovaccio contenente le mandorle, in modo da far uscire tutto il liquido e raccoglierlo nella ciotola. Versate il liquido ottenuto in una casseruola, aggiungete un pizzico di cannella e la scorza di un limone e fatelo andare a fuoco molto dolce con il restante zucchero. Aggiungete la colla di pesce che avrete precedentemente ammorbidito in acqua fredda e fatela sciogliere, poi lasciate raffreddare il composto e quando comincerà ad addensarsi unitelo alla panna che avrete montato. Versate il composto in stampini bassi e rotondi e fate raffreddare in frigorifero per 6 ore. Per sformare il dolce, immergete gli stampini in acqua calda per qualche secondo. Potete decorare il vostro biancomangiare con frutta candita, pistacchi tritati, scorzette di arancia: come più vi piace.