“Città europea uscita dall’Europa, metropoli occidentale con un sindaco musulmano, giungla di cemento brutalista dietro la Giungla di Calais, stratificazione di flussi migratori recenti e remoti, vicini o lontani, assimilati o negati. Londra è uno spaccato di Regno disunito, di Europa frantumata e mondo in transito: multiculturale e monolingue, rifugio e rifiuto...”.
Come si legge nella presentazione della prossima edizione, la numero 11 (dal 15 al 18 settembre a Bellinzona), sarà Londra al centro di Babel, festival di letteratura e traduzione. Gli scrittori invitati da Vanni Bianconi, da lui riconosciuti come i più interessanti, porteranno “quello che a Londra sta per accadere: testi in uscita, nuove traduzioni e progetti editoriali inediti”. Autori e intellettuali provenienti da tutto il mondo, ma che a Londra vivono e scrivono.
Il Festival, sul tema ‘Greater London’, si aprirà come di consueto il giovedì sera con la proiezione di un film, il Pardo d’oro 2009 ‘She, a Chinese’ di Xiaolu Guo, alla presenza della regista. Venerdì sera, per l’apertura, verranno anche presentati il progetto di rivista online ‘Specimen’ e quello di letteratura radiofonica ‘OnAir BnB’ (con Radio Gwen), la tappa bellinzonese del ‘Giro d’Italia in 80 librerie’ con Massimo Gezzi, Alberto Nessi e Fabio Pusterla e l’incontro con tre giovani poeti legati alla Svizzera: Laura Accerboni, Odile Cornuz e Ulrike Ulrich.
Sabato ci saranno l’incontro di Alessandro Leogrande, autore di ‘La frontiera’ (Feltrinelli, 2015), con Alganesh Fessaha (fondatrice della Ong Ghandi) e Demba Dieng (attivista senegalese). Poi quelli con i fratelli Sulaiman e Saleh Addonia e con l’autrice Sangeeta Bandyopadhyay (“la donna che ha riportato la sessualità nella letteratura bengalese”), che dialogherà con la sua editrice Deborah Smith.
Domenica il poeta scozzese Don Paterson dialogherà con Matteo Campagnoli; poi due cinesi esiliati, Ma Jang e Xiaolu Guo; seguiranno l’editrice Meike Ziervogel e Annie Holmes (nata in Zambia) che presenteranno un racconto nato fra i rifugiati di Calais; infine la somala Nadifa Mohamed e Chloe Aridjis, nata a New York, cresciuta fra Messico e Olanda, e ora pure lei a Londra. Info: babelfestival.com.
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