Festa nazionale sul Generoso

1 agosto 2012

Vi proponiamo il programma allestito per festeggiare degnamente:

LA MONTAGNA EUROPEA DEI RACCONTI E DELLE FIABE

ore 15:30

nelle officine della Ferrovia Monte Generoso a Capolago,

con il gruppo teatrale di ragazzi "Raduga" di San Pietroburgo verrà narrata la storia:

"LE NOZZE DI BIANCANEVE SUL MONTE GENEROSO"

entrata gratuita

ore 16:35

salita con il trenino in vetta in compagnia di Biancaneve, il Principe e i sette nani.

Ci sarà per tutti i bambini una bella sorpresa.

ore 17:45

partirà un trenino dalla vetta del Generoso per chi volesse rientrare a Capolago.

ore 18:00

in vetta sarà consegnato ad Angelo Frigerio il premio Fratelli Grimm 2012.

L'ASSI, Associazione Scrittori della Svizzera Italiana,

ricorderà la carriera letteraria del suo Socio onorario.

ore 19:15

aperitivo sulla terrazza panoramica e

Cena per la Festa del 1° agosto

con la partecipazione del "Gruppo musicale Otello".

ore 23:15

per tutti, trenino di rientro dalla vetta a Capolago.

Trenino e cena fr. 69.00

Riservazione indispensabile: 091 630 51 11

info@montegeneroso.ch

 

Organizzazione:

ASSI-Associazione Scrittori Svizzera Italiana

Società Svizzera delle Fiabe - Associazione Fratelli Grimm, Kassel.

Fondazione Animo Generoso - Fondazione Sant'Angelo, Loverciano

Centro Svizzero San Pietroburgo - Kiwanis Club Lugano, Mendrisiotto e Varese

Ferrovia Monte Generoso

Patrocinio:

Città di Mendrisio - Comune di Riva San Vitale - Ente turistico Mendrisiotto e basso Ceresio

Migrando - C@ntastorie

Canti e ricordi dell'emigrazione italiana in Svizzera

sabato 10 marzo 2012

alle ore 17:00

appuntamento al

Palazzo dei Congressi di Lugano - sala C

l'ASSI

vi invita alla rappresentazione di

 

MIGRANDO

C@ntastorie

 

MARINA FRIGERIO

Voce narrante

UMBERTO CASTRA

Chitarra e voce

LUIGI FOSSATI

Chitarra, fisarmonica, mandolino

 

L'immigrazione italiana in Svizzera cominciò oltre cent'anni fa.

Lavori pericolosi e malpagati, iniziative xenofobe, impedimento dei ricongiungimenti familiari ma anche nuove amicizie, gesti solidali, interessi e amori biculturali. Improvvisamente ci si è accorti che gli "stranieri" e le loro usanze erano diventati familiari.

Com'è successo, lo scopriremo ascoltando le storie di Lisetta Rodoni, da decenni libraia a Zurigo, arrivata in Svizzera nel dopoguerra per lavorare in fabbrica; di Schang Hutter, artista e scultore che, raggiunta la pensione, ha imparato l'italiano ed è tornato nella terra dei suoi avi; di Pietro e Maria, che da bambini hanno vissuto nascosti in casa perché i loro genitori erano stagionali; di Chiara, cresciuta in un collegio per lo stesso motivo e di tanti altri protagonisti.

Episodi di solidarietà e amicizia si mescolano a storie di discriminazione e ingiustizia e intrecciano il destino di una comunità ormai parte integrante del paese che l'ha accolta.

Un secolo di storia è un capitale di esperienze che può tornare utile all'Italia di oggi, ma anche al Ticino terra di migranti, per non dimenticare, che fino a pochi anni fa, a partire eravamo noi.

I racconti e le canzoni dei C@ntastorie ci riportano a vicende che hanno segnato la vita di tutti noi risvegliando ricordi e incontri e suscitando ogni volta commozione e calore nel pubblico.

I C@ntastorie sono:

MARINA FRIGERIO - Voce narrante

Nata e cresciuta nel Luganese, è discendente di immigrati lombardi. Psicologa dell'età evolutiva, psicoterapeuta di orientamento psicoanalitico e supervisore, ha lasciato il Ticino per frequentare l'università a Zurigo. Lavora con altre colleghe in uno studio privato a Berna. Da quasi 30 anni si occupa anche professionalmente di emigrazione. Ha fondato tra l'altro il consultorio familiare italiano FOPRAS di Soletta e per molti anni ha lavorato nei servizi psichiatrici per bambini e adolescenti dei cantoni di Soletta e Berna. Nel 2002 dottorato di ricerca all'Università di Zurigo sull'integrazione della comunità italiana in Svizzera. È membro della società di psichiatria, psicoterapia e psicosomatica transculturale di lingua tedesca. Marina Frigerio raccoglie e racconta da vari anni storie di emigranti.

UMBERTO CASTRA - Chitarra e voce

Romano e aquilano, è terapeuta familiare, ha studiato presso la SFEC dell'Università La Sapienza di Roma. È stato per anni il responsabile dei progetti di prevenzione, rivolti alla comunità italiana dell'Ufficio Federale della Salute. Da diversi anni Umberto Castra lavora come consulente e terapeuta presso la Rete Contact nel settore della terapia e della prevenzione della tossicodipendenze. È un appassionato e apprezzato chitarrista e cantante.


LUIGI FOSSATI - Chitarra, fisarmonica, mandolino

Psicologo brianzolo, polistrumentista, è in Svizzera da pochi anni e, appasionatosi da subito ai temi della migrazione e alla storia della comunità italiana, si è specializzato in comunicazione interculturale. Ha alle spalle una vasta esperienza in campo educativo e nell'animazione sociale. Ha lavorato tra l'altro in un centro per richiedenti l'asilo e come responsabile di un progetto di sviluppo di quartiere a Soletta. Ha collaborato come musicista in diverse formazioni in Svizzera e in Italia, tra cui un gruppo di musica popolare del sud Italia (Briganti) e un gruppo tributo a Fabrizio de Andrè (Pittima). Attualmente suona con i C@ntastorie, con il Gruppo Ratatila (Pizzica salentina) e nella formazione "Le chat qui danse".

Festa di fine anno

che si terrà al
Palacongressi di Lugano - Sala C
giovedì 8 dicembre 2011

dalle ore 17:00

Quest'anno abbiamo dedicato l'ultimo

incontro ASSI del 2011 alla poesia dialettale.

Incontreremo insieme ai nostri poeti

Gianfranco Scotti

il prestigioso interprete della tradizionale poesia dialettale lombarda

e

Angelo Frigerio

il nostro 'Sciur Maestru'


"On dì giust sott ai fest de Dennedae,

Che sbraggiaeven in piazza, oh bej, o bej,

Me fermè, comè on strolegh, a vedej,

Pensand in quella al mè bon temp passae.

Dov'è quell temp, diseva in tra de mì,

Che ciappaeva da festa i quattrin noeuv,

Gh'aveva propj on guston da no dì?

Comè và el mond! On poo gh'hemm ona botta,

On poo on'oltra; quand seva anmò fioeu

Me piaseva i presepj; al dì d'incoeu

Han paeri a fann, che ne gh'en doo nagotta.

L'usanza di presepj l'è pur anch

Ona gran bonna usanza, ve 'l conzedi;

Ma, se fan rid pussee che n'è i comedi,

El saraevv molto mej che gh'en fuss manch."

Domenico Balestrieri

(Milano 1714-1780), è uno dei maggiori dialettali lombardi del Settecento.


Un giorno, proprio sotto le feste del Natale, che in piazza gridavano a squarciagola "oh belli, oh belli", mi fermai come uno stralunato a guardare, pensando intanto al mio buon tempo passato. Dov'è quel tempo, dicevo tra me e me, quando per regalo natalizio ricevevo dei soldini nuovi e, comprando di quei fantoccini che si possono far muovere, provavo una gioia da non dire? Come va il mondo! Ora abbiamo una smania, ora ne abbiamo un'altra. Quand'ero ancora ragazzo mi piacevano i presepi; oggi hanno un bell'adoprarsi a farli, che non me ne importa proprio nulla. D'accordo, l'usanza dei presepi è pur anche una bella usanza. Ma se poi fanno ridere più che le commedie, sarebbe molto meglio che ce ne fosse di meno.

 

Noi tutti amiamo la poesia dialettale

e perciò, in questa serata di Festa,

abbiamo voluto chiamare i nostri poeti

che scrivono versi in dialetto,

e non importa in quale dialetto,

a cimentarsi nella recitazione di qualche loro poesia.

 

ISCRIZIONI POETI DIALETTALI

I poeti ASSI, che intendono partecipare alla nostra serata con le loro poesie sono pregati di annunciarsi entro il 1° dicembre presso il segretariato, per telefono o per mail. Questo ci permetterà di organizzare al meglio le letture delle poesie. Perciò non si accetteranno i poeti non iscritti. Ovviamente il numero di poesie che ogni poeta potrà leggere al Palacongressi, dipenderà dal numero delle adesioni.

Vi aspettiamo numerosi e dato che molte sono state le richieste di un evento nell'ambito dialettale, siamo certi che non lo mancherete.