La bicicletta rossa


La bicicletta rossa
Una storia istriana del 1939 al 1945
Con una nota di Carlo Ossola
di Manuela Balanzin
I pedigreed – Edizioni Ulivo 2014
Pag. 128 – fr. 25.00

Nel 2003, desiderosa di conoscere finalmente meglio la storia delle mie radici, iniziai delle ricerche. Volevo fare chiarezza sulla vicenda di zio Silvano che sapevo morto in un Lager in Baviera. È stato soprattutto grazie alla sede di Milano dell’Associazione nazionale ex deportati politici italiani ANED, ai fratelli Venegoni e a Valeriano Zanderigo, che sono stata in grado di trovare ciò che cercavo. Successivamente sono andata in Baviera, al memoriale del Lager a Flossenbürg. Ho così potuto conoscere e intervistare il professore di filosofia e scrittore Vittore Bocchetta, detenuto sopravvissuto di Hersbruck, sottocampo del Lager di Flossenbürg. Con rabbia e commozione, mi ha descritto la personale tragedia vissuta nel corso della Seconda guerra mondiale. Ho inoltre potuto incontrare e intervistare il direttore del memoriale, lo storico Jörg Skriebeleit che ha messo a disposizione tutte le informazioni che stavo cercando sullo zio. I dati che lo riguardano erano come in attesa della venuta di uno dei familiari.

Là dove cantava l'usignolo

LÀ DOVE CANTAVA L’USIGNOLO
Racconti dal paese della memoria
di Fernando Grignola
I randagi – Edizioni Ulivo 2014
Pag. 116 – fr. 25.00

[…] leggendo questo libro si deve concludere che si stava meglio quando si stava peggio? No, anche se è un abusato modo di dire. Dall’alto della sua esperienza letteraria e di vita, Fernando Grignola ci dice in sostanza che si starà meglio quando si torneranno ad ascoltare le ragioni del cuore e non del portafogli, della solidarietà e dell’accoglienza e non dei personalismi e dell’egoismo. Quando si tornerà a coltivare dentro di sé il sentimento del tempo e non il consumo frenetico di tutto e di più.

dalla prefazione di Dalmazio Ambrosioni

Ricordo di Piero Bianconi

Assemblea straordinaria 2014 e Ricordo di Piero Bianconi

sabato 11 ottobre 2014
alle ore 15.30
L'ASSI
(Associazione Scrittori Svizzera Italiana)
invita
all'Assemblea straordinaria
a Locarno, presso la Biblioteca Cantonale
(via Cantonale 12)

Ordine del giorno:
1. Saluto del presidente
2. Commemorazione dei 70 anni dell'Associazione
3. Elezione del Comitato
4. Programma di fine 2014
5. Anticipazione programma 2015
6. Varie ed eventuali

Al termine, ore 17.00
"Ricordo di Piero Bianconi a 30 anni dalla scomparsa".
Interverranno
Dalmazio Ambrosioni
Arnaldo Alberti
Renato Martinoni
Seguirà rinfresco

"Ricordo di Piero Bianconi a 30 anni dalla scomparsa"
Dalmazio Ambrosioni, introduzione
Arnaldo Alberti, "Piero Bianconi e l'ASSI"
Relazione del Prof. Renato Martinoni, saggista, scrittore, professore di letteratura italiana all'Università di San Gallo.
Piero Bianconi è stato tra i fondatori dell'ASSI l'11 ottobre 1944, il primo Segretario -"colui che con la sua elegante inimitabile grafia, che specchiava l'eleganza della sua mente e l'inimitabilità del suo stile aveva tracciato la prima pagina della "preistoria" e poi la prima della "storia" di quest'associazione, come scrive Mario Agliati nel 1° Volume della storia dell'ASSI- poi Presidente e per quarant'anni un punto di riferimento per l'Associazione.
Nel 1979, in occasione dei suoi ottant'anni, l'ASSI gli ha dedicato un libro, edito da Pedrazzini a Locarno, intitolato "Per gli ottant'anni di Piero Bianconi". Oltre all'introduzione del presidente Fernando Zappa, recava testi di: Dante Isella, Mario Agliati, Adriano Soldini, Vincenzo Snider, Pio Fontana, Giovanni Bonalumi, Gian Alberto Dell'Acqua, Marco Valsecchi, Giovanni Bianconi, Giuseppe Mondada, Reto Roedel, Alfred Andersch, Bixio Candolfi, Enrico Filippini, Felice Filippini, Sergio Maspoli, Paul Guidicelli, Alberto Nessi, Giovanni Orelli, Andri Peer, Cleto Pellanda, con disegni di vari artisti.
Piero Bianconi
Scrittore, insegnante, critico d'arte, Piero Bianconi è una delle figure intellettuali più ricche e poliedriche del panorama culturale della Svizzera italiana del '900. Nato a Minusio nel 1899, la sua formazione è atipica e anticonformista. Si dedica infatti agli studi, in senso accademico, solo dopo aver lavorato come commesso in un negozio di tessuti. Consegue dapprima il diploma di maestro elementare e poi, dividendosi tra insegnamento e studio, la laurea in letteratura francese e italiana all'università di Friborgo. Prima di tornare in Ticino (dove insegnerà alla Magistrale e al Liceo) soggiorna per brevi periodi a Firenze e a Roma. Frutto di questi soggiorni l'incontro con gli intellettuali che orbitavano intorno a "Frontespizio" (Bargellini e Bo, tra gli altri) e l'affinamento del gusto per il frammento e l'eleganza stilistica. Fin dagli esordi il suo stile limpido e personale lo pone tra gli scrittori più significativi che la Svizzera italiana abbia dato alla letteratura italiana del Novecento. Molti dei suoi libri trattano di "cose viste", Bianconi è stato tra i migliori conoscitori del paese, per averlo girato in lungo e in largo, quasi sempre in bicicletta. Nonostante si sia spesso definito scrittore pigro e occasionale (nel senso di colui che scrive in occasione di un incarico) la produzione di Bianconi è vastissima e spazia tra prosa, storia dell'arte e traduzione. Tra gli oltre 85 titoli pubblicati (a cui vanno aggiunte una trentina di traduzioni) il più citato e ritenuto la sua opera migliore è Albero genealogico (1969): epopea familiare che -partendo dalle lettere degli emigranti- recupera la storia degli antenati, rivelando insieme la volontà di operare una "recherche" introiettiva che diventa occasione per capire e spiegare se stesso a se stesso.
Muore nel 1984 vittima di un incidente stradale, cioè di quella "civiltà" che guardava con sospetto.
Il prof. Renato Martinoni si è occupato a più riprese -tra le conferenze, interviste, articoli, libri- della figura e dell'opera di Piero Bianconi.

Incontro con Fredy Conrad

Grappoli di Sessa 2014

domenica 14 settembre 2014, alle ore 16.00

L' ASSI (Associazione Scrittori Svizzera Italiana) invita all'incontro annuale ai Grappoli di Sessa con Fredy Conrad, operatore culturale. Musica della Band Trii per dü

Lettura dei testi pervenuti dai Soci ASSI sul tema della "frontiera".

Fredy Conrad è Direttore BISI, Biblioteca interculturale della Svizzera italiana; Presidente di Onde media; Dirigente della Biblioteca comunale di Bellinzona; Promotore del Mercalibro, mercatino del libro usato a Bellinzona.

BISI - Biblioteca interculturale della Svizzera italiana - Centro di promozione del dialogo interculturale, la BISI è un'iniziativa ideata e promossa da Ondemedia. Prima e unica in Svizzera al sud delle alpi, al servizio di migranti e autoctoni è una piccola biblioteca di Babele dove attingere letture a 360 gradi, ma anche un luogo di incontro e di scambi. La messa a disposizione di libri nelle lingue delle diverse etnie presenti sul territorio favorisce l'integrazione dell'individuo nella lingua e nella cultura del posto di accoglienza. Questo si spiega con l'opportunità offerta allo straniero di alleviare il peso psicologico grazie alla possibilità di accedere facilmente a opere scritte nella propria lingua.

Bellinzona, via Magoria 10; Lugano, via Trevano 29; Losone, via Municipio

Onde media - Progetta e sviluppa servizi ed eventi culturali per la società dell'informazione e opera nell'ambito del libro e delle nuove tecnologie offrendo opportunità di lavoro temporaneo a persone in fase di reinserimento socio-professionale con il patrocinio del Club per l'Unesco Ticino e con l'appoggio dell'Ufficio del sostegno sociale e dell'inserimento (USSI) e della Sezione esecuzione pene e misure (SEPEM) del Canton Ticino. I suoi progetti pilota hanno ottenuto riconoscimenti dalla Confederazione e dalla Fondazione del percento culturale delle Cooperative Migros.

Tri per dü, Band composta da Fredy Conrad, Matteo 'Peo' Mazza e Moreno Fontana. Proporrà musica e canzoni sul tema della frontiera.

Con il contributo di Grappoli di Sessa.

Si ringrazia il direttore dei Grappoli, Juri Cereghetti per la disponibilità che ogni anno dimostra nei confronti dell'ASSI.

Dopo le ore 18.30 verrà servita, come consuetudine, una spaghettata, con l'aggiunta di 1dl. di vino, al costo di fr. 20.- per persona. Non è necessaria la prenotazione.

In volo con Diana


In volo con Diana – Il simbolismo delle streghe
di Ileana Benati Mura
20 tavole della Collezione Invernizzi di Como
I gatti neri dell’ulivo – Edizioni Ulivo 2014
Pag. 136 – fr. 28.00
 
L’iconografia, attraverso i secoli, ci ha restituito un’immagine della strega ricca di simboli le cui accezioni non sono sempre evidenti e che, spesso, sono giunti fino ai nostri giorni in modo distorto o frammentario. L’autrice, in questo saggio analizza queste simbologie partendo dai loro significati ancestrali - spesso pagani – e seguendone l’evoluzione attraverso i secoli, laddove il senso originario del simbolo si fosse modificato. per portare a termine la sua ricerca, si è avvalsa dell’importante Collezione di stampe appartenente alla Famiglia Invernizzi di Como, che, in più di 300 stampe, affronta il tema della stregoneria dalla seconda metà del ‘400 fino ai nostri giorni.
Il testo è suddiviso in 11 capitoli tematici ed è supportato dall’analisi di 20 Tavole tratte dalla Collezione Invernizzi, scelte in virtù dei loro contenuti altamente simbolici ed esplicativi rispetto al contenuto del libro.
Pur nella sua veste di saggio – il cui rigore scientifico è convalidato anche dall’ampia bibliografia – In volo con Diana è un testo di facile lettura, capace di stimolare il desiderio di conoscenza e la curiosità verso il mondo delle streghe, dal punto di vista storico e antropologico, lasciando molto spazio anche ad echi di mondi pagani e, non da ultimo, spingendo ad una riflessione su quella che fu la tragedia della “caccia alle streghe”.

La quadratura del cerchio

La quadratura del cerchio (tre racconti) 
di Silvana Lattmann

I pedigreed – Edizioni Ulivo 2014
Pag. 68 – fr. 20.00
    
[…] In una lingua d’altri tempi, giocosa, ossequiosa, bizzarra, seriosa e tanto più comica, l’autrice mette in scena argomenti, fatti e personaggi d’attualità, magari anche se stessa: per toccare e illuminare in chiave ora burlesca il punto essenziale oltre il visibile, il centro del cerchio da quadrare: Mi metto davanti a uno specchio, e che abbia cornice barocca o rinascimentale è secondario, dato che di obbligo abbisogna non essere bisognosi di alcun decoro. Guardando dunque se stessi nell’immagine, entrando l’occhio nello dentro, oltre il visibile, vi si raggiunge lo chiaro; non immagine o rappresentazione, ma essenza.
Il nostro scoperto ridere insieme con l’autrice si carica di benefico sapore; di sapere.

Dalla prefazione di Anna Felder


 

 

 

Cento lacrime mille sorrisi

Chiara Pelossi-Angelucci

 

Storia di una malattia sconfitta, di una famiglia strampalata e della terapia del sorriso

Un marito innamorato, un figlio molto sveglio per i suoi due anni, e una seconda in arrivo. Tutto perfetto (cellulite a parte) nella vita di Chiara? Non proprio, perché Anna nasce con una grave malformazione all'esofago, che le impedisce di deglutire e nutrirsi. Appena il tempo di vederla che viene subito trasferita in un altro ospedale e operata. Da allora un intervento segue l'altro, ogni volta con la speranza che sia risolutivo, e con la paura che la bimba non ce la faccia. A una situazione del genere, o si soccombe o si reagisce. Chiara e il marito Massimiliano raccolgono tutta l'energia che hanno e si inventano una speciale terapia del sorriso: ogni momento insieme deve essere memorabile e bellissimo. Si canta in corsia, si festeggia il primo bagnetto e il primo vestitino, si spettegola sul dottore e l'infermiera pin-up, e soprattutto si ride, sempre e comunque. Perché l'allegria è la medicina più utile e preziosa, l'unica che può trasformare un anno di ricoveri in un'avventura esilarante. Settanta operazioni dopo, grazie all'aiuto di un luminare americano e di un ospedale di Firenze, Anna è una bambina sana che ha imparato dai genitori come divertirsi. Chiara oggi racconta con umorismo – lo stesso che ha decretato il successo dei suoi romanzi – la storia tenera e buffa di una lunga malattia, concedendosi la licenza di inserire due personaggi indimenticabili: l'impossibile zia Flo e Marcello, l'amico più inopportuno che si possa immaginare. Perché di tutto, persino di un periodo nerissimo, è necessario saper ridere.

 

Dal sito dell’editore: Sperling & Kupfer

La macchina del tempo

La macchina del tempo
di Luciano Marconi
I pedigreed – Edizioni Ulivo 2014
Pag. 172 – fr. 25.00

“In ogni bambino, e in ogni uomo che abbia conservato l’innocenza, avvince alla parola l’accadere del miracolo, il rivelarsi dell’occulto: la parola che si fa chiave di un rapporto incessante tra il mondo dei corpi e quello delle essenze, il vincolo che intercorre tra il seme e la creatura.
Luciano Marconi, che è poeta e conosce i segreti della parola, non si addentra nell’armamentario consueto della fiaba, – pur non mancando nei suoi racconti gli animali che parlano, i giganti che frequentano gli uomini, l’animarsi delle cose e delle piante – ma ne afferra il senso riposto, ne accentua il carattere discorsivo e metaforico. Ciò che conta è la coscienza dell’uomo, il rapporto con la sua origine e con le possibilità dell’anima, il riappropriarsi del proprio destino, il tener vivo nell’uomo lo spalancarsi dell’infinito.
(…) Queste favole tendono a riproporre il “miracolo dell’esistere” e la fiducia in qualcosa di più gioioso dell’inesorabile “assuefazione alla morte”, di più elevato di un destino di “polvere e di miseria”: la riscoperta di una bellezza e di un significato, il rinnovare la speranza al respiro dell’uomo”.

(Dalla prefazione di Franco Loi)

ASSI - Rinnovo della presidenza

Ad Alda Bernasconi succede Dalmazio Ambrosioni

L’assemblea dei settant’anni dell’ASSI (Associazione scrittori della Svizzera Italiana), svoltasi sabato 10 maggio nell’aula magna del Centro scolastico di Montagnola, ha preso atto della volontà di Alda Bernasconi di lasciare la presidenza; della vicepresidente Annamaria Pianezzi Marcacci di lasciare la vicepresidenza; di Paola Colotti, Fabio Giovannacci e Floriana Grandi di uscire dal Comitato. I numerosi presenti hanno ringraziato tutti per la serietà, la sensibilità e l’impegno con cui hanno interpretato il ruolo nel quadriennio appena conclusosi. Alda Bernasconi e Annamaria Pianezzi Marcacci rimangono in Comitato, così come Patrick Pasquillo e Nasser Pejman. A succedere ad Alda Bernasconi alla presidenza l’assemblea ha chiamato Dalmazio Ambrosioni, giornalista attivo da molti anni sulla scena mediatica svizzero-italiana, in particolare nell’ambito culturale.

Nel suo saluto, Ambrosioni si è ricollegato all’importante storia dell’ASSI ricordando alcuni dei grandi personaggi, a cominciare dai padri fondatori che settant’anni fa (esattamente l’11 ottobre 1944) l’hanno fatta nascere e vivere. Ha accennato alla significativa e attiva presenza dell’ASSI nella vita culturale della Svizzera Italiana ed ha citato alcuni dei problemi che attendono l’Associazione, su tutti il ruolo degli scrittori nell’ambito della difesa e promozione della cultura e della lingua italiana in Svizzera. Il Comitato che affiancherà il nuovo presidente dell’ASSI sarà deciso da un’assemblea straordinaria, che avrà luogo in settembre.

Là, dove sorridono le Muse...

Assemblea ordinaria annuale e premiazione del premio letterario 2014

sabato 10 maggio 2014
alle ore 15.00
primo appello
alle ore 15:15
secondo appello

Aula magna, Centro scolastico Montagnola
Assemblea annaule ordinaria 2014

 

Ordine del giorno
1. Saluto della Presidente
2. Nomina del Presidente del giorno e degli Scrutatori
3. Approvazione verbale dell'ultima assemblea
4. Relazione della Presidente
5. Relazione del Tesoriere e rapporto dei Revisori
6. Presentazione dei nuovi Soci
7. Membri comitato dimissionari e nuovi Membri
8. Varie ed eventuali
Importante:
In previsione di fine mandato della Presidenza e del Comitato direttivo dell'ASSI, confidiamo nell'impegno dei Soci attivi e dei Soci sostenitori a inviarci al più presto, per mail o per posta cartacea il nome o i nomi, di possibili subentranti ai membri di comitato dimissionari nelle varie cariche, così da poter vagliare le migliori possibilità. Un sentito grazie a coloro che si metteranno a disposizione!
c/o Nasser Pejman, via Industria 20, 6963 Pregassona - e-mail: info@assi-ti.ch

Al termine dei lavori assembleari
di sabato 10 maggio 2014, 
alle ore 17:30
nell'Aula magna del Centro scolastico Montagnola

l'ASSI e il Municipio di Collina d'Oro
hanno il piacere di invitarvi alla
premiazione del concorso letterario
Là, dove sorridono le Muse...
indetto dall'ASSI-Associazione Scrittori della Svizzera Italiana
in collaborazione con il Comune di Collina d'Oro.
La giuria composta da:
Alda Bernasconi, presidente ASSI
Giulia Fretta, giornalista, già responsabile settore Fiction TSI;
Silvio Raffo, poeta, scrittore, docente al Liceo e all'Uni di Varese;
Sabrina Romelli, presidente della giuria, sindaco di Collina d'Oro;
Stefano Vassere, linguista e direttore della BcB,
ha selezionato i racconti assegnando un premio unico.

Durante la premiazione Antonio Ballerio leggerà alcuni passaggi
dei racconti finalisti e del racconto premiato,
accompagnato da Flavio Calderari alla fisarmonica.
Al termine seguirà un rinfresco offerto dal Comune di Collina d'Oro.
Si ringraziano gli sponsor:
Dott. Riccardo Braglia
IBSA Institut Biochimique SA
Centro Lugano Sud
Media Markt

Mi tengo per mano

MI TENGO PER MANO - poesie
di Franca Bernasconi - Stampanoni
Il sorriso del gatto – Edizioni Ulivo 2014
Pag. 48 – fr. 20.00
    
Le pagine di questa raccolta, rivelano dunque il profilo, l’anima, la fisicità, l’atmosfera di un amore che la morte ha stroncato, ma non cancellato.
Infatti la poetessa che abita nell’anima e nella mente di Franca Bernasconi Stampanoni, dal momento in cui ella si è trovata sola nel mondo, ha guidato la sua mano, facendole scrivere giorno per giorno le sensazioni, i turbamenti, la memoria di una felicità che andava allontanandosi sempre più, ma rimaneva abbarbicata alle fibre più profonde della donna che, per non dimenticare, ha saputo prendersi e tenersi per mano.

Le streghe, paura e superstizione

Sabato 15 febbraio 2014
alle ore 16.00
presso la galleria Reverberiarte
in via Olgiati 8 a Lugano

dove ci intratterranno sul tema:

Le streghe paura e superstizione

Paolo Tognina
Yugo Pejman
Sebastiano Brocchi

Se tra i nostri soci ASSI, qualcuno avesse un breve racconto sull'argomento, ci farebbe piacere ascoltarlo.

La caccia alle streghe si concentrò soprattutto tra la fine del Quattrocento e la prima metà del Seicento. Le presunte streghe (e a volte anche i loro figli, soprattutto se femmine), appartenevano per lo più alle classi sociali inferiori ed erano di solito vedove, levatrici ed herbarie o prostitute.
Soltanto una piccola minoranza di loro poteva essere realmente annoverata tra i veri e propri criminali colpevoli di omicidi o di altri gravi reati, quasi sempre collegati con l'occultismo.
La stragrande maggioranza era invece composta da persone innocenti, di ogni età e condizione, in un tempo in cui decotti ed infusi a base di piante usati dall'empirico sapere tradizionale risultavano non meno efficaci e sicuri di medicine e medici. D'altra parte, la popolazione, essenzialmente rurale, non aveva altre possibilità per curarsi del ricorrere ai loro rimedi, meno costosi di quelli dei medici.

Molte streghe vennero torturate e bruciate vive, con le motivazioni ufficiali più varie, ma spesso in base a delazioni anonime mosse anche da futili ragioni e in molti casi, perché sotto tortura, in cambio della riduzione dei tormenti facesse il nome di persone possibilmente benestanti, ree di complicità, in modo da poter istruire il processo successivo, considerato fortemente remunerativo, dato che il condannato subiva anche la confisca dei beni.

Premio letterario ASSI - Collina d'Oro 2014

L'ASSI - Associazione degli Scrittori della Svizzera Italiana e il Comune di Collina d'Oro
hanno il piacere di bandire un concorso letterario aperto a tutti gli scrittori della Svizzera, svizzeri e residenti, di lingua italiana dal titolo

Là, dove sorridono le Muse...
(nell'aura della Collina d'Oro, terra di artisti)

Il racconto inedito, in lingua italiana, della lunghezza max. di 15000 battute inclusi gli spazi, dev'essere inviato in 5 copie cartacee anonime, ma contrassegnate con una sigla personale. Il tutto accompagnato dai dati dell'autore (nome, cognome, indirizzo e-mail), chiusi in una busta riportante l'identica sigla personale, al Responsabile segretariato ASSI:

Nasser Pejman - via Industria 20 - 6963 Pregassona

Per eventuali informazioni ASSI - info@assi-ti.ch
entro il 23 febbraio 2014
Premio unico fr. 10'000.-
elargito dal Comune di Collina d'Oro
premiazione maggio 2014

Il tema non è strettamente legato alla Collina d'Oro, ma come dice il sottotitolo ci si riferisce 'all'aura' che ha da sempre caratterizzato la Collina d'Oro, terra di molti artisti.

La giuria sarà così composta:
Alda Bernasconi - Presidente ASSI
Giulia Fretta - Giornalista, già responsabile settore Fiction della TSI
Silvio Raffo - Professore di letteratura italiana al Liceo e all'Università di Varese
Sabrina Romelli - Sindaco del Comune di Collina d'Oro
Stefano Vassere - Linguista, direttore della Biblioteca cantonale di Bellinzona
Il materiale inviato rimarrà di proprietà dell'Associazione.

Evento di fine anno 2013

Evento di fine anno 2013

sabato 7 dicembre 2013

dalle ore 17:00

che si terrà al ristorante Pestalozzi

piazza Indipendenza 9 - Lugano

con la presenza di

Ketty Fusco

che reciterà

Una domanda di matrimonio

di Anton Cechov

-

Giorgio Pasini

con il suo nuovo libro

Bonario Demone

-

e finalmente potremo presentare il libro

Piccola storia dell'ASSI - 1995-2010

-

seguirà un ricco 'apericena'

 

Una domanda di matrimonio è un atto unico scritto da Cechov nel 1888. Fra ruggini antiche di buon vicinato e comici squarci di vita campestre, si assiste al ruvido approccio tra due rampolli di agiata famiglia di contadini in cui i battibecchi si alternano a riappacificazioni preludendo a quello che sarà la futura vita matrimoniale.

Anton Cechov - Novelliere e drammaturgo russo (Taganrog, 1860 - Badenweiler, Germania, 1904). Novelliere sommo ed autore di opere teatrali la cui novità ispirò, all'inizio del XX secolo, al regista Stanislavski una teoria della recitazione fondata sulla ricerca della sincerità, sull'espressione degli stati d'animo e dei mezzi toni, Cechov, allo stesso tempo medico ed uomo di lettere, creò un'opera che fu inizialmente sinonimo di nostalgia sentimentale e d'esotismo slavo.


Durante la serata sarà presentato il libro di Giorgio Pasini, nostro membro di Comitato, dal titolo Bonario demone, una raccolta di poesie e brevi testi poetici che l'autore ci illustrerà e leggerà con la sua sicura competenza.

Il volume, dedicato alla nostra Associazione, Piccola storia dell'ASSI - 1995-2010, ha finalmente potuto essere pubblicato e nel corso della serata lo potremo presentare e consegnare, in due copie come stabilito, a tutti i Soci che hanno contribuito con i loro scritti, alla sua stesura. Per tutti è in vendita a fr. 20.00.

Abbiamo pensato che sostituire con un ricco 'apericena' la cena tradizionale di ogni anno, sia una forma gradita a tutti. Avremo così maggior tempo per chiacchierare, raccontarci in amicizia e brindare alle prossime feste natalizie.

Per questa ragione, vi aspettiamo numerosi.

In attesa del Big Bang – Racconti

di Alberto Gianininazzi

Un impresario, un addetto alla centrale idro-elettrica, una studentessa, un informatico, un messia ed un sopravvissuto alla fine del mondo ci invitano a viaggiare attraverso il tempo e lo spazio. Sei racconti di realismo magico ambientati nel passato, nel presente e nel futuro. E’ un immergersi nelle profondità della natura umana, nelle sue contraddizioni e incertezze. E’ un viaggio tra sogno e realtà, tra mistero, amore e eccessi.

COD: 978-88-6924-174-1
Categorie: NarrativaRaccolte e Antologie di racconti 
Etichetta: Alberto Gianinazzi
In vendita a 15.00€

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Legge sul sostegno alla cultura

Legge sul sostegno alla cultura

sabato 9 novembre 2013

alle ore 10.45

nell'ambito della

Rassegna del libro della Svizzera italiana

che si terrà al Mercato coperto di Mendrisio dal 7 al 10 novembre

l'ASSI

Associazione Scrittori Svizzera Italiana

organizza una tavola rotonda che avrà come argomento la

Legge sul sostegno alla cultura.

Parteciperanno:

l'onorevole Manuele Bertoli

il direttore della Divisione della cultura Sandro Rusconi

il dott. Ing. Monica Duca Widmer

la prof. Raffaella Castagnola sarà la moderatrice.


I protagonisti dell'incontro

risponderanno ai quesiti che il pubblico vorrà liberamente porre.

Sarà un'occasione per mettere a fuoco i problemi inerenti la

Legge sul sostegno alla cultura del Canton Ticino.

Seguirà rinfresco.

Lucciole e falene

di Alberto Gianinazzi

Lucciole_e_falene.jpg

L’ombra della prima guerra mondiale fa da sfondo alle vicende del protagonista di questo romanzo. Max, eroe-non eroe, è un soldato sbandato, in fuga non solo dalla guerra, ma anche da se stesso. Stordito e soffocato dalle proprie emozioni e contraddizioni, non riesce più a inquadrarle in uno schema razionale. Alla ricerca di una soluzione, di un eldorado per la sua anima, si rifugia in Terra straniera. Affrontando varie peripezie, alla fine giunge in un luogo appartato, un’isola di pace, abitata da una comunità alternativa.  L’incontro con un maestro spirituale, l’amore per un’affascinante e misteriosa donna, che sembra provenire da un altro mondo, le diverse interazioni con i membri della comunità, risvegliano le sue frustrazioni e i suoi drammi più profondi. Si trova costretto a confrontarsi con se stesso senza vie d’uscita. Se dalla guerra gli era stato possibile fuggire, ora non riesce ad allontanarsi da quella comunità anche ambigua, che esercita su di lui un fascino misterioso. Sull’apparente tranquillità della comunità si puntano gli occhi di una società conservatrice, ipocrita e ben pensante. Tuttavia, alcune circostanze fortuite, un fuoco liberatorio e un sofferto sviluppo interiore gli permetteranno di crescere, di ritrovare se stesso e di riunire ciò che lui stesso aveva diviso. Grazie all’amore riscoperto, riesce finalmente ad accettare le proprie debolezze e sconfitte, liberandosi dalle sue paure più profonde, dalla maschera e dalla corazza, e da quel cinismo e qualunquismo ad oltranza, che, da troppo tempo, l’accompagnavano come un’ombra minacciosa.

COD: 978-88-6259-786-9
Categorie: AvventuraNarrativaRomanzi
Etichetta: Alberto Gianinazzi
In vendita a 19.00€

Grappoli di Sessa 2013

domenica 8 settembre 2013

alle ore 15:30

Grappoli di Sessa

L'ASSI

Associazione Scrittori Svizzera Italiana

invita all'apertura della stagione letteraria autunno-inverno 2013

ai

Grappoli di Sessa

prima parte:

interventi da parte di alcuni Soci ASSI

seconda parte:

lettura dei testi inediti secondo la ricetta di

Mariano Morace

 

Quest'anno per l'apertura della seconda parte del programma letterario dell'ASSI abbiamo scelto un tema particolare che i nostri soci sapranno affrontare nel modo a loro più congeniale, secondo la propria fantasia:

LA CUCINA

Mariano Morace ci ha regalato una ricetta speciale dalla quale i nostri scrittori potranno trarre lo spunto per un racconto breve

max 2500 battute spazi compresi

Gli autori dei primi 5 testi che giungeranno alla nostra segreteria entro il 6 settembre (per mail o cartaceo), saranno nostri ospiti alla spaghettata che seguirà ai Grappoli di Sessa, dopo le 18:30.

Tutti i racconti pervenuti verranno letti dagli autori (in ordine alfabetico) compatibilmente con il tempo a disposizione.

Confidiamo in una rilevante partecipazione dei nostri Associati e nell'attesa dei vostri scritti vi salutiamo caramente.

Il biancomangiare è un dolce di origini antiche. A dir la verità alle origini il biancomangiare non era una ricetta specifica, ma una preparazione medievale basata sulle presunte qualità del colore bianco, simbolo di purezza e ascetismo. Era un cibo destinato alle classi superiori e prese il nome dal colore degli ingredienti che prevalevano nella sua elaborazione, come il petto di pollo, il latte, le mandorle, il riso, lo zucchero, o ancora lardo, zenzero bianco, ecc.

Era quindi una ricetta dolce o salata, interpretata variamente a seconda delle diverse aree geografiche: non esisteva dunque il biancomangiare, ma i biancomangiare.

Si ritiene che abbia avuto origine in Francia per la frequente presenza negli antichi ricettari di termini come blanche mangieri, balmagier, bramagère.

Nel '400 Mastro Martino (il "nostro" Mastro Martino, erroneamente chiamato Martino da Como, ma originario della val di Blenio!) suggerisce una ricetta più elaborata ma anche delicata, con l'introduzione di brodo di cappone, mollica di pane bianco, acqua rosata, agresto e zenzero.

In Sicilia invece il biancomangiare è un dolce, e risente negli ingredienti dell'influenza araba, una crema preparata con mandorle tritate, zucchero, amido, buccia di limone, cannella, e messa a raffreddare in forme di terracotta.

Mariano Morace da sempre è appassionato di cucina, in tutte le sue forme. Dopo nove anni di insegnamento nelle scuole pubbliche si dedica al giornalismo e lavora per 30 anni alla RSI come redattore, critico cinematografico e infine responsabile della Formazione e Selezione. Ma non dimentica la passione per i fornelli: realizza diversi programmi radiofonici dedicati al cibo (cinema e cibo, le ricette di Mariano, eccetera), collabora in TV dapprima con la trasmissione "i cucinatori", poi con "Piatto forte", e dal 2010 cura la pagina "Mangiare bene" sul settimanale Extra.

Ringraziamo Mariano Morace per la sua ricetta e ci auguriamo di averlo con noi durante l'incontro.


Ricetta del Biancomangiare

Ingredienti: 1/2 litro di latte, 300 grammi di mandorle, 200 grammi di zucchero, 2 decilitri di panna da montare, scorza di 1 limone, cannella, 10 grammi di colla di pesce.

Sbucciate le mandorle (oppure comprate quelle già sbucciate), poi tritatele al coltello o con un mixer, mettetele in una ciotola e unite il latte in modo da coprirle interamente.

Ora aggiungete 150 grammi di zucchero, mescolate fino a scioglierlo e lasciate in infusione per una notte intera. Poi filtrate il composto, meglio attraverso un panno posizionato all'interno di una ciotola, oppure con un colino e una garza.

Strizzare bene il canovaccio contenente le mandorle, in modo da far uscire tutto il liquido e raccoglierlo nella ciotola. Versate il liquido ottenuto in una casseruola, aggiungete un pizzico di cannella e la scorza di un limone e fatelo andare a fuoco molto dolce con il restante zucchero. Aggiungete la colla di pesce che avrete precedentemente ammorbidito in acqua fredda e fatela sciogliere, poi lasciate raffreddare il composto e quando comincerà ad addensarsi unitelo alla panna che avrete montato. Versate il composto in stampini bassi e rotondi e fate raffreddare in frigorifero per 6 ore. Per sformare il dolce, immergete gli stampini in acqua calda per qualche secondo. Potete decorare il vostro biancomangiare con frutta candita, pistacchi tritati, scorzette di arancia: come più vi piace.

Talvolta la vita...

Talvolta la vita…
Strangola i sogni, ma non la speranza
Michela Persico
I pedigreed – Edizioni Ulivo 2013

Severina non è mossa dal desiderio di avventura o di nuove emozioni quando lascia la sua verde valle Verzasca per raggiungere la caotica e immensa Buenos Aires. 
L’urgenza di allontanarsi, almeno temporaneamente, da una vita coniugale e familiare densa di ombre la spinge ad attraversare l’oceano e ad affrontare una situazione piena di incognite, ma che la aiuta a ritrovare maggiore consapevolezza di sé attraverso nuove e determinanti esperienze: le delizie del tango, la complicità dell’amicizia, la passione amorosa, il tenero abbraccio degli orfani che accudisce, il brutale scontro con la dittatura…
In uscita la seconda edizione dopo due mesi dalla prima.

Il risveglio della coscienza

Di Raghia Agustoni

Il sorriso del gatto – Edizioni Ulivo 2013

Pag. 86 – fr. 20.00

 

Il pensiero filosofico di Raghia si rivolge all’Occidente e all’Oriente: il suo messaggio positivo serve a proporre e regalare una migliore comprensione del sé e della Vita. Un risveglio che deve guidare il cammino di approfondimento e conoscenza della nostra dimensione individuale. Pur rendendoci diversi, la nostra interiorità umana ci accomuna nell’esperienza del vivere e del condividere la bellezza del mondo. L’idea di un continuo perfezionamento contribuisce ad alimentare la nostra potenzialità di miglioramento per aiutare il mondo a cambiare in meglio. Il tutto proposto con quella semplicità che solo una profonda conoscenza può dare.

 

Dal sito dell’editore: Edizioni Ulivo