L'angelo del lago

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Selezionato da una giuria di esperti su oltre 600 titoli - nel concorso "Fai viaggiare la tua storia" promosso da DeA Planeta Libri, Newton Compton, Libromania e Autogrill - il nuovo romanzo di Dario Galimberti: L'angelo del lago.

Chi è la ragazza trovata morta in un cortiletto del quartiere Sassello a Lugano? Chi può aver compiuto un atto così esecrabile per poi abbandonare, in pieno giorno, il corpo nudo della giovane in balia degli eventi? Queste e altre domande si pongono il delegato di polizia incaricato delle indagini, Ezechiele Beretta e il giovane gendarme che lo accompagna. Un intricato giallo nella Lugano della metà degli anni trenta, tra le rive del Ceresio e l'antico borgo.

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Alberto Chollet

Alberto Chollet è un giornalista svizzero, nato a Lugano nel 1953.

È laureato all'Università di Bologna e ha lavorato come insegnante, animatore culturale, giornalista e produttore televisivo. Dal 1985 al 2013 si è occupato di cultura, di produzione fiction tv e di coproduzioni cinematografiche per la Televisione svizzera a Lugano (RSI), a Ginevra (RTS) e a Berna (SRG SSR).

Attualmente collabora con la Biennale dell'immagine di Chiasso, il Festival Diritti Umani di Lugano e Media per tutti.

Il peso delle ombre

Il peso delle ombre

A incuriosirmi erano due aspetti: da un lato la dinamica della nascita di una vera o presunta menzogna, dall’altro le conseguenze sulla vita del protagonista volontario o involontario di queste polemiche.
Che cosa accade nella nostra testa – mi chiedevo – quando decidiamo di mentire? È un meccanismo impalpabile della psiche con il quale siamo tutti già stati confrontati nella nostra vita… e non solo chi va in montagna.
A stimolarmi nella scrittura di questo libro è stata anche la scoperta dell’influenza che questo sterile gioco di “vero” o “falso” – finito in alcuni casi nelle aule di tribunale – ha avuto sui destini personali di ogni suo attore.
Ho scelto di occuparmi solo dei casi con una forte valenza umana.

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Le cose belle che vorrai ricordare

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di Mattia Bertoldi

Tre60, 350 pagine
Genere: Narrativa
Cartonato con sovraccoperta, € 16,90
In vendita da: Aprile 2017

Zoe ha 5 anni quando metà del suo mondo si appanna; una malattia rende cieco il suo occhio sinistro, trasformandolo in una specie di perla. Solo grazie all’affetto dei genitori, e soprattutto del padre, che le insegna a vivere in modo sereno e positivo, Zoe riesce a sentirsi non diversa ma «speciale»: la sua sensibilità le permette di vedere ciò che altri non vedono, le dà una marcia in più per combattere le battaglie della vita. Zoe ha 21 anni quando la sua intera esistenza cambia: dopo la morte della madre, torna a casa, in quel paesino da cui era fuggita per inseguire il sogno di diventare pianista. Nulla sembra cambiato, ma tutto è diverso, perché suo padre – il suo energico, allegro, coraggioso padre – si è chiuso in un mutismo assoluto, il cuore indurito dal dolore e dalla solitudine. Toccherà quindi a Zoe riaccendere in lui la speranza, senza sapere però che quella fiammella illuminerà un segreto destinato a cambiare la sua vita e quella dell’intero paese, riscrivendo le storie grandi e piccole che lo animano. Perché ci sono sempre cose belle che si vogliono ricordare. Basta cercarle e guardarle con occhi nuovi, occhi “di perla”…

Mattia Bertoldi è membro del comitato ASSI

Maraya, ed AUGH!

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Un libro di Bego Ponzellini

Aprile 2017

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Alberto Chollet

Alberto Chollet è un giornalista svizzero, nato a Lugano nel 1953.

È laureato all'Università di Bologna e ha lavorato come insegnante, animatore culturale, giornalista e produttore televisivo. Dal 1985 al 2013 si è occupato di cultura, di produzione fiction tv e di coproduzioni cinematografiche per la Televisione svizzera a Lugano (RSI), a Ginevra (RTS) e a Berna (SRG SSR).

Attualmente collabora con la Biennale dell'immagine di Chiasso, il Festival Diritti Umani di Lugano e Media per tutti.

Il treno della libertà

di Christian Giovanettina

 

Borgo Settecase è un paesino montano del Canton Ticino, pochissimi abitanti, tutti conoscono tutti. La maggior parte della gente vive nel timore di Dio, sforzandosi di condurre un'esistenza apparentemente perfetta, ma spesso nascondendo peccati noti comunque a tutti. San Nicola è la città più vicina e per i ragazzi di Borgo Settecase e dell'intera valle è il luogo del divertimento, mentre per gli adulti è la porta dell'Inferno. Omar e i suoi coetanei vivono in questa realtà, innamorati della natura che li circonda e della pace delle vallate, ma desiderosi, appena possibile, di evadere in città per sfuggire al bigottismo e alla monotonia paesana. Da adolescenti sprovveduti diventano giovani uomini e per gli uomini, si sa, è più complicato affrontare le maldicenze e le accuse di un intero paese. D'altra parte Omar desidera solo vivere liberamente, senza catene, ma il paese gli permetterà questo?

 

Il romanzo è reperibile, sia in forma cartacea che come ebook, in libreria oppure sui maggiori store online.

Paròl biott - Parole nude

di Fernando Grignola

Nuove poesie 2015-2016. 

comprende Pietro Civitareale, tradotto dal dialetto abruzzese al ticinese di Agno.

Edizioni Ulivo

Il libro è in vendita a CHF 20.- nelle librerie e da Ellebi e Istampa a Agno.

Presentazione: sabato 24 settembre 2016, alle 16:30. Atrio Istituto scolastico comunale di Agno. Presentazione di Ottavio Lurati. Fisarmonica e voce: Flavio Calderari.

Nuovi orizzonti per un antico sapere

Nuovi orizzonti per un antico sapere

Le biblioteche sono un servizio democratico per l'apprendimento permanente e lo sviluppo culturale degli individui e dei gruppi sociali.

Esse sono chiamate quindi a interpretare le esigenze della società e a rispondere alle sfide tecnologiche, sociali e culturali. Il volume propone un excursus sull'evoluzione delle biblioteche pubbliche, analizza il ruolo del libro cartaceo rispetto a quello elettronico e prospetta la necessaria condivisione della missione delle biblioteche nella società dell'informazione.

Come afferma Robert Darnton nella Prefazione: "Le biblioteche sono istituzioni di lungo corso. Tuttavia il loro passato fa ben sperare per il futuro, perché esse sono sempre state e sempre saranno centri di studi e di cultura".

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L'ultima estate, di Luca Grassi

Sul filo dei ricordi di famiglia e della comunità, il racconto della cultura tradizionale, delle attività economiche e della vita quotidiana del territorio al centro del Lago di Como, sulle sponde del Triangolo lariano e lungo le pendici della Valassina e del monte San Primo. I centri abitati e la toponomastica, il lavoro sui campi, in collina e in montagna, sui pascoli, sul lago, all’aperto e in bottega, con i forestieri, gli alberghi e le infrastrutture turistiche, la scuola e le osterie, i giochi e le devozioni, le bande e la cucina tradizionale. Senza nostalgia e con molto affetto per una terra che cambia ma che conserva le tracce significative della sua storia.

Nodolibri Editore

 

La muta dell'anima: storia di un amore improbabile

Michela Persico Campana
Edizioni Ulivo, 2016

Un uomo e una donna, non più giovani, si incontrano tramite un’agenzia matrimoniale online. Filippa arriva dalle valli ticinesi ed è desiderosa di riscattarsi da un’infanzia segnata dalla mancanza dei genitori. Max è raffinato e colto, ma schiavo delle convenzioni e delle ipocrisie di una petulante Parigi alto-borghese. Cosa può unirli e cosa li allontana? Che mistero si cela tra le stanze eleganti della villa dei Dubois, governata da rigidi formalismi?

Il volume è disponibile nella maggiori librerie del Cantone o direttamente presso le Edizioni Ulivo (ulivo@edizioni-ulivo.ch) al prezzo di fr. 25.00 senza spese postali aggiunte.

Dal sito dell'editore (link)

Abigail Dupont

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Un libro di Bego Ponzellini,

Edizioni Demian, maggio 2016

 

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Alberto Chollet

Alberto Chollet è un giornalista svizzero, nato a Lugano nel 1953.

È laureato all'Università di Bologna e ha lavorato come insegnante, animatore culturale, giornalista e produttore televisivo. Dal 1985 al 2013 si è occupato di cultura, di produzione fiction tv e di coproduzioni cinematografiche per la Televisione svizzera a Lugano (RSI), a Ginevra (RTS) e a Berna (SRG SSR).

Attualmente collabora con la Biennale dell'immagine di Chiasso, il Festival Diritti Umani di Lugano e Media per tutti.

Il salto della lepre

Giovanni Soldati, scrittore ticinese, col suo ultimo romanzo giallo interroga alcuni aspetti dell’animo umano come la ricerca di se stessi, la libertà, il riscatto sociale e morale, i quali, sapientemente miscelati, danno risvolti sorprendenti e inaspettati alla trama. Una storia ambientata tra l’apparentemente tranquilla provincia ticinese e la dinamica e multietnica Zurigo.

Il lettore è accompagnato attraverso le vicende da riflessioni e aneddoti legati alla vita della lepre, la preda per antonomasia, usata come metafora della fuga; in particolare da quella che, inseguita da un cacciatore, preferì lanciarsi nel vuoto piuttosto che cadere nelle mani dell’uomo.

Giovanni Soldati, nato nel 1953 e cresciuto a Pedrinate (ora frazione di Chiasso), vive e lavora come insegnante a Novazzano (Ticino – Svizzera). Diversi suoi racconti sono stati premiati a più riprese in occasione di Chiassoletteraria, Castelli di Carta, Premio Fogazzaro e Pontemagico. Alcuni sono apparsi su piccole antologie e su settimanali, mensili e riviste in Ticino e in Italia.

Di Soldati sono stati pubblicati:

Muro di vetro - edizioni Ulivo Balerna – 2009 (Raccolta di tredici racconti) Di “Muro di vetro” è stata prodotta anche una versione audiolibro per conto dell’UNITAS.

Bellissima come una perla - edizioni Tolbà Matera – 2011 (Racconto breve pubblicato in sei lingue sul tema della violenza alle donne)

Una linea sottile - Armando Dadò Editore Locarno – 2012 (Due storie di omicidi… quasi perfetti). Di “Una linea sottile” è stata prodotta anche una versione audiolibro per conto dell’UNITAS.

Rotte volutamente perdute - Edizioni Fuoridalcoro Mendrisio – 2013 (plaquette di poesie in edizione limitata e numerata con l’intervento della pittrice Barbara Hunziker che ha reso unico ogni esemplare)

L’ultima lettera - Armando Dadò Editore Locarno – 2014 (Raccolta di 20 racconti).

www.giovannisoldati.ch

La pavonessa e il giardiniere

Erika Zippilli-Ceppi / La pavonessa e il giardiniere
intervento grafico di Olga Zippilli Egorova
120 esemplari numerati.  – CHF 39

Erika Zippilli Ceppi è nata ad Arzo e risiede a Tremona (Ticino). Traduttrice e scrittrice, nel 2007 ha pubblicato per le Edizioni Ulivo i racconti Regine di confine (premio Schiller 2008) e nel 2009 la silloge poetica Giralune.  Per le Edizioni Fuoridalcoro nel 2011 ha firmato la raccolta di poesie Come chiamando.

Nata a Pskov (Russia) Olga Zippilli Egorova dopo il Liceo artistico si è laureata in Coreografia all’Università Umanistica di San Pietroburgo (1992-1997).Trasferitasi in Finlandia, ha insegnato per 13 anni coreografia a Helsinki. Sposata con Ivan e mamma di Sofia, dal 2013 vive a Bidogno (Capriasca).

Dal sito dell'editore: Edizioni fuoridalcoro

La voce ritrovata

Romanzo di Florinda Balli
I pedigreed – Edizioni Ulivo 2014
Pag. 192 – fr. 25.00

È possibile viaggiare nel tempo? La protagonista di questo racconto è una giovane donna in apparenza fortunata, con una predilezione per la letteratura fantastica e la musica barocca. Conduce una vita tranquilla e un po’ noiosa fino al giorno in cui si trova catapultata indietro di tre secoli e coinvolta in vicende ricche di fascino, ma anche incomprensibili e inquietanti. Chi è il misterioso cantante nella cui dimora arriva un giovane orfano molto particolare? Che fine ha fatto Jean Vanel, il professore di matematica che affermava di viaggiare nel tempo? È veramente passato in un’altra dimensione come crede la sorella, o si è suicidato come sostiene la polizia? Quali pericoli minacciano la protagonista mentre percorre le vie del tempo? Per trovare la risposta a queste domande la giovane dovrà abbandonare il mondo ovattato che è stato il suo per scoprire una faccia nascosta della realtà.

Mangiare bene in Ticino

Morace Mariano

 

CHF 28.- / € 27,00

17x24 cm, 192 pag.

Copertina: Semirigida

Art. FE334

978-88-8191-415-9

 

Consigli, curiosità, ricette e una guida (soggettiva e parziale) dei buoni ristoranti in Ticino. Nel 2010 ha raccolto con grande piacere la proposta del settimanale Extra: una pagina del giornale dedicata al Mangiar bene. Da allora sono passati più di cinque anni, per quasi trecento settimane ha proposto ogni settimana un articolo su un alimento o un piatto, una ricetta e la recensione di un ristorante. Quella che ci offre questo libro è una selezione di questi articoli molto personale e soggettiva, ha scelto di proporvi quegli alimenti che gli piacciono di più, come per esempio le melanzane o la zucca, la storia di certe preparazioni particolarmente suggestive, come il vero ragù alla napoletana (non poteva mancare!), o la sua personale crociata contro quei ristoratori che insistono a chiamare vitello tonnato delle fette di carne annegate nella maionese, mentre il vero vitello tonnato è senza maionese..

Alcune delle ricette proposte appartengono alla sua tradizione famigliare, altre le ha trovate su libri o giornali, spesso reinventandole per mancanza di certi ingredienti o per semplice voglia di fantasia. Per concludere delle segnalazioni: non certo una guida dei migliori ristoranti, ma una selezione parziale e soggettiva di locali dove potrete essere accolti con simpatia, mangiare bene e pagare un prezzo giusto. Perché se è vero si mangia per vivere e non si vive per mangiare, come direbbe Catalano è molto meglio mangiare bene che mangiare e basta.

Dal sito dell’editore: Fontana Edizioni 

I Cani

Flavio Stroppini / I Cani
intervento grafico di Gabriela Spector
120 esemplari numerati.  – CHF 39

Flavio Stroppini nasce a Gnosca (Svizzera) nel 1979. Scrittore in prosa e poesia. Autore e regista radiofonico e teatrale. www.flaviostroppini.com

Gabriela Spector è nata il 12.6.1968 a Tucuman, Argentina.  Nel 1991 si è diplomata in scultura all’Università “Facultad de Bellas Artes de Tecuman”, dove, nel ’92 ottiene una borsa di studio per perfezionare le tecniche di scultura in Italia.  A Milano lavora presso la Fonderia Artistica Battaglia per imparare la tecnica di fusione in bronzo. All’Accademia di Belle Arti di Carrara perfeziona la tecnica del marmo. Dal 1993 ha esposto in Argentina, Austria, Brasile, Italia, Stati Uniti, Svizzera presso pubblici, fiere d’arte e gallerie private. Nel 2002 propone all’OBV di Mendrisio “Voglia di pancia”, una mostra sulla maternità. Da diversi anni affronta il tema dell’identità e della memoria utilizzando, come sfondo formale e di contenuto, vecchie carte geografiche. Dal 1995 vive e lavora in Ticino, Svizzera. Per le edizioni fuoridalcoro ha realizzat0 le opera in accompagnamaneto al leporello di Liliana Bonafede “Isola” .  www.gabrielaspector.com

Dal sito dell'editore: Edizioni fuoridalcoro

La felicità mi aspetta (e questa volta non farò tardi)

Chiara Pelossi-Angelucci

 

Cosa fai se tuo marito sceglie un'altra vita e la tua presenza non è più contemplata? Butti tutto all'aria e parti; tenti di soffocarti con le tue mani; o (in qualche modo) vai avanti? Agata, che fino a quel momento ha sempre saputo affrontare tutto con un sorriso, reagisce evitando la vita sociale e rifugiandosi nei ricordi. Ma trova anche sollievo e soddisfazioni nel lavoro: cucinare manicaretti le è sempre piaciuto e fondare una ditta di catering con la sua migliore amica e il fratello di lei è stata una scelta naturale. Persa in questo limbo, la sua vita le scorre fra le dita. Per fortuna però, come talvolta succede, il cambiamento arriva inaspettato, grazie ad alcuni simpatici personaggi, tra i quali un nonno che si spaccia per grande filosofo – e che a ottant'anni suonati non ha ancora smesso di credere nell'amore – e un'impicciona zia Florinda che riesce sempre a dire la cosa sbagliata al momento giusto. E a quel punto toccherà ad Agata decidere se concedersi una seconda possibilità. Un romanzo leggero e frizzante, a ricordarci che la felicità è sempre in agguato… basta non farsi cogliere impreparati!

 

Dal sito dell’editore: Sperling & Kupfer

Qualcosa dal silenzio

Il percorso della memoria descritto da Renata Blaser manifesta complesse capacità psicologiche e riesce nella difficile magia di coinvolgere profondamente il lettore. L’autrice è riuscita ad andare così in fondo all’evento personale da trasfigurarlo in qualcosa in cui ogni lettore si può riconoscere, identificarsi con ognuno dei personaggi del racconto e cogliere la dolorosa complessità dell’ambiente familiare. Nessuno ha ragione, nessuno ha torto, ed è finalmente possibile una riconciliazione, anche se tardiva e post mortem. 

Renata Blaser (Pelossi), patrizia di Bedano, è nata a Giubiasco e ha trascorso l’infanzia tra il Ticino e la Romandia. 

Per oltre trent’anni ha lavorato alla Televisione Svizzera di lingua italiana. Vive a Porza.

 

Una montagna d'oro

Cos'hanno in comune il massiccio del San Gottardo e un caveau stracolmo di lingotti d'oro? In apparenza niente, se non fosse che è proprio nella montagna sopra ad Airolo che la più grande banca della Svizzera ha nascosto il suo tesoro, credendolo al sicuro.

Peccato che la banca in questione non abbia fatto i conti con lo scavo della galleria ferroviaria del 1882 e del tunnel di AlpTransit e con una cricca di criminali, avventurieri e disperati, pronti a tutto, perfino ad ammazzare, per trovare l'oro..

Si gioca attorno a questa trama il romanzo "Una montagna d'oro" edito dalla Progetto Stampa Chiasso dell'esordiente scrittore ticinese Andrea Bertagni, 38enne di Pregassona, nato a Mendrisio, già giornalista al Giornale del Popolo e ora all'Associazione industrie ticinesi (AITI).
 
Un po' a tinte Western e  un po' a tinte Noir, il romanzo di Bertagni è soprattutto un'avventura piena di colpi di scena, speranze, delusioni, intrighi, omicidi, vendette, amori. Ma soprattutto un'avventura fatta di uomini e di donne, a volte vinti, a volte vincitori, uniti da un passato che non può essere dimenticato e da un presente ancora tutto da interpretare, lasciando in sospeso alcuni interrogativi che solo un finale a sorpresa sarà in grado di svelare.

Riuscirà la banca a mantenere il tesoro al sicuro? O avrà la meglio la fame di denaro, giustizia e rivalsa degli uomini e delle donne che si sono messi sulle sue tracce, con la speranza di dare una svolta alle loro vite e al loro futuro.

(dal sito dell'autore: http://andreabertagni.com)

Gente di Brissago

Di Arnaldo Alberti

Narrativa Meledoro – Mimesis Edizioni 2015

 

Con Gente di Brissago Arnaldo Alberti scrive un romanzo storico che, in grande sintesi, dà l’immagine del tempo in cui viviamo. Diviso in tre parti: la prima rivisita il personaggio e l’epoca di Carlo Borromeo ed è dedicata a tutti i preti cattolici che desiderano sposarsi. La seconda, con una lettura delle ragioni dell’edificazione dei Sacri Monti in un periodo marcato dalla Controriforma, è destinata genericamente a chi ragiona e non è d’accordo e la terza, dedicata dall’autore a sua madre, esprime la profonda sofferenza e il disagio provocati dall’inserimento di una enorme fabbrica e dalla contemporanea edificazione di un Grande Albergo di lusso in un paese piccolo, abitato da contadini, pescatori e perennemente orfano dei suoi emigranti. Muovendosi tra cronaca e storia Alberti si mostra tenero per i vinti e spietato per i vincitori. L’impianto narrativo, la varietà dei temi e il felice incontro di differenti stili testimoniano lo straordinario talento creativo dell’autore e superano, in modo emblematico, i confini temporali e spaziali di un mondo solo apparentemente circoscritto.

 

Dal sito dell’editore: Mimesis Edizioni 

Il vento freddo dell'altipiano


"Ogni tanto passava un ciclista solitario. A piedi mai nessuno, eccetto l'Avventuriero che fece il suo ingresso in paese una mattina d'autunno. Si fermò davanti al muretto per asciugarsi il sudore dagli occhi. Con un gesto della mano salutò i ragazzini. E loro, che avevano stampato sulla fronte il candido stupore di chi non è mai stato in un posto veramente lontano, risposero un po' timidi tenendo abbassati gli occhi."

Un gruppo di ragazzini, figli di immigrati, chiusi tra le montagne di un non meglio definito Altipiano, spazio mentale che potrebbe estendersi dalle Alpi all'Appennino. Un giorno arriva l'Avventuriero, e inizia a scambiare storie con i ragazzini. Il raccontare diventa un modo per mettere radici e costruirsi un'identità, una vera e propria iniziazione alla vita che inevitabilmente comporta delle partenze.

E i viaggi, per i ragazzi ormai adulti dell'Altipiano, saranno cauti, ma pieni di imprevisti e di storie che si leggono come un romanzo. Qualcuno, dopo aver imparato a vivere in posti per cui non era fatto, ritornerà e dovrà fare i conti con quello che rimane."

" -E il nostro Altipiano come lo racconterai alla gente che incontrerai?
- Come il posto del vento freddo."

Armando Dadò, 2015
Formato  12.5 x 21 cm, 136 pagine
ISBN 978-8-8281-407-6