Carta canta... vent'anni dopo - Franco Loi

Sabato 26 marzo 2011

presso lo Studio 2 della RSI di Lugano-Besso

alle ore 17:30

l'ASSI

(Associazione Scrittori della Svizzera Italiana)

in collaborazione con il settore

Valorizzazione teche e la Rete 2 della RSI

invita all'incontro con

il poeta dialettale

FRANCO LOI

protagonista della prima serata della serie

carta canta

... vent'anni dopo

 

Partendo dalla registrazione di un'antica intervista,

l'autore si riallaccerà al suo presente e futuro,

raccontandosi a cuore aperto.

Moderatrice della serata

Maria Grazia Rabiolo

produttrice RSI Rete 2

Musica con la fisarmonica di

Sandra Bersacola

 

"Loi usa un dialetto milanese molto libero, ricco di contaminazioni e personali invenzioni, introducendo anche una grafia diversa da quella tradizionale, per avvicinarsi maggiormente alla pronuncia. Ma il carattere essenziale e forte della sua poesia è nell'ampio respiro narrativo di un procedere che sa peraltro anche accendersi in limpide impennate liriche. In un contesto in cui la poesia era da poco uscita dalla sperimentazione, spesso chiusa in esercizi linguistici e labirinti di oscurità, l'opera di Franco Loi riproponeva autorevolmente la possibilità di un canto aperto e vitale, aderente alla realtà, e che si muoveva essenzialmente partendo dalla memoria, in un flusso pressoché incontenibile." (Maurizio Cucchi)

 

E quanti volt, se passi cunt un trenu,

vedi là 'l mund e vurarìss fermâss,

e là mì caminà tra i câ de prèja,

furesté aj òmm, e tra de lur cercâss...

Tra lur cercâ cume se cerca un diu,

cume se lur g'àvèssen 'na nutissia,

o la memoria, o, forsi, el tradiment...

Ma perché scend? In trenu sun nient olter

ch'un'anèma che fiada, un spegg de lur.

Se cerchi e cerchi, truvarù nagòtt,

o forsi i nost dulur, forsi la mort.

Franco Loi

 

E quante volte, se passo con un treno, | vedo là il mondo e vorrei fermarmi, | e là io camminare tra le case di pietra, | straniero agli uomini, e tra loro cercarmi... | tra loro cercare come si cerca un dio, | come se loro avessero una notizia, | o la memoria, o, forse, il tradimento... | ma perché scendere? In treno non sono nient'altro | che un'anima che respira, uno specchio di loro. | Se cerco e cerco, non troverò nulla, | o forse i nostri dolori, forse la morte.

da Bach, Scheiwiller, Milano 1986

 

Carta canta

... vent'anni dopo

È una serie di incontri che hanno per scopo di illustrare il percorso civile e culturale di autori ancora viventi, attraverso le interviste radiofoniche di un tempo - ideate e curate da Luciano Marconi dal 1986 al 1989 - che oggi fanno parte del fondo archivistico. Con la loro presenza, gli autori, scelti di volta in volta, daranno la testimonianza di una carriera senza cedimenti nel tempo.

 

Per inaugurare il nuovo programma proposto dall'ASSI, che ringrazia

il settore Valorizzazione teche e la Rete 2 della RSI per la collaborazione,

si è pensato alla figura e all'opera di

Franco Loi

 

Poeta, saggista e critico, Franco Loi è nato a Genova il 21 gennaio 1930, ma vive dal 1937 a Milano, città di cui ha abbracciato il dialetto come cifra della propria vena poetica, coniando un linguaggio vernacolare ibrido che attinge a piene mani da idiomi, gerghi e idioletti raccolti negli ambiti popolari e proletari della città e dell'hinterland.

Dopo aver fatto l'operaio ed essersi diplomato in ragioneria, dal 1960 al 1983 Franco Loi si impiega all'ufficio stampa della Mondadori. Attualmente collabora al supplemento culturale della domenica de Il Sole-24 Ore.

Incomincia a scrivere a 35 anni e la prima pubblicazione di alcune poesie avviene nel 1972 sull'Almanacco dello Specchio.

Tra le sue raccolte, I cart, Edizioni 32, Milano 1973; Poesie d'amore, Edizione Il Ponte, Firenze 1974; Stròlegh, Einaudi 1975; Teater, Einaudi 1978; L'Aria, Einaudi 1981; Lünn, Ed. Il Ponte 1982; Bach, Scheiwiller 1986; Liber, Garzanti 1988; Umber, Manni, Lecce 1992; Poesie. Antologia personale, Fondazione Piazzolla, Roma 1992; L'angel, Mondadori 1994; Arbur, Moretti & Vitali, Bergamo 1994; El vent, Campanotto editore, Udine 2000; Ismam, Einaudi, Torino 2002; Aguabella, Interlinea, Novara 2004; Pomo del pomo, insieme a Erminia Lucchini, Perosini, Verona 2006; Voci di osteria, Mondadori 2007. Ha pubblicato un libro di racconti, L'ampiezza del cielo, Milano 2001, a cura di Ignazio Maria Gallino. Ha pubblicato inoltre numerosi saggi, tra cui una raccolta, Diario breve, edito con prefazione di Davide Rondoni da Nuova Compagnia Editrice, Forlì-Bologna 1995.

Le associazioni culturali ticinesi si uniscono in difesa dell'italiano

La Rete TASI (Teatri Associati della Svizzera Italiana), l'ASSI (Associazione Scrittori della Svizzera Italiana), unitamente al P.E.N. della Svizzera Italiana e Retoromancia, alla Società degli Editori della Svizzera Italiana (SESI) e all'Associazione Ricerche Musicali, dopo aver appreso con stupore la proposta del Canton San Gallo di escludere l'insegnamento dell'italiano dalle materie principali delle medie superiori, hanno deciso di unire le loro voci per protestare energicamente contro una decisione che, se adottata, rischia di far scuola in altri Cantoni d'oltre Gottardo, minando così alla base l'insegnamento e ladiffusione della lingua e della cultura italiane nel nostro Paese.

Le associazioni riunite ringraziano la Pro Grigioni Italiano per aver saputo reagire tempestivamente con un'iniziativa e una raccolta di firme che tentano di impedire questa decisione assurda, e si meravigliano che il Governo Ticinese non abbia fatto altrettanto.

Chiediamo che il Governo del nostro Cantone e le autorità scolastiche prendano al più presto posizione nel modo più energico e più chiaro possibile.

La memoria scomoda

lunedì 24 gennaio 2011

Palazzo dei congressi Lugano - sala C

ore 18:30

l'ASSI

(Associazione Scrittori della Svizzera Italiana)

in collaborazione con

la RETE TASI

(Teatri Associati della Svizzera Italiana)

invita a una conferenza dibattito

LA MEMORIA SCOMODA

con

Bruno Segre

e

Mauro Guindani

"Il genocidio ebraico, compiuto nel cuore stesso di quella cultura europea che era stata la culla della modernità, è e continuerà a essere la matrice fondamentale per la comprensione del nostro tempo storico."

La Giornata della Memoria, fu istituita dieci anni fa e si celebra il 27 gennaio perché in questa data le Forze Alleate liberarono Auschwitz dai tedeschi.
Al di là di quel cancello, oltre la scritta Arbeit macht frei (Il lavoro rende liberi), apparve l'inferno. E il mondo vide allora per la prima volta da vicino quello che era successo, conobbe lo sterminio in tutta la sua realtà.
La Giornata della Memoria è un atto di riconoscimento di questa storia: come se oggi, ci affacciassimo tutti ai cancelli di Auschwitz, una cittadina situata nel sud della Polonia, per riconoscervi il male che è stato.
Qui, a partire dalla metà del 1940, funzionò il più grande campo di sterminio di quella sofisticata 'macchina' tedesca denominata 'soluzione finale del problema ebraico'.
C'erano camere a gas e forni crematori, ma anche baracche dove i prigionieri lavoravano e soffrivano prima di venire avviati alla morte.
Gli ebrei arrivavano in treni merci e, fatti scendere sulla cosiddetta Judenrampe subivano una immediata selezione, che li portava quasi tutti direttamente alle 'docce', così i nazisti chiamavano le camere a gas.
Solo ad Auschwitz sono stati uccisi quasi un milione e mezzo di ebrei.

 

Da domani sarà triste, da domani.
Ma oggi sarò contento,
a che serve essere tristi, a che serve.
Perché soffia un vento cattivo.
Perché dovrei dolermi, oggi, del domani.
Forse il domani è buono, forse il domani è chiaro.
Forse domani splenderà ancora il sole.
E non vi sarà ragione di tristezza.
Da domani sarà triste, da domani.
Ma oggi, oggi sarò contento,
e ad ogni amaro giorno dirò,
da domani, sarà triste,
Oggi no.
Poesia di un ragazzo trovata in un Ghetto nel 1941

 

 

"Da qualche tempo hanno alzato la voce coloro che fanno a brandelli i documenti, gli assassini della memoria, i revisori di ciò che è già stato scritto e dovrebbe essere certo. È trascorso ormai più di mezzo secolo da quando gli alleati hanno liberato i campi di sterminio nazisti e, oggi più che mai, è davvero importante lavorare per la conservazione della memoria. Ma una delle pagine più infamante dell'umanità, l'annientamento di un intero popolo, non può e non deve esistere soltanto nel ricordo, nelle celebrazioni, negli omaggi postumi alle vittime. Occorre spingersi al di là della rievocazione e addentrarsi nel terreno della riflessione, per poter cogliere ogni aspetto della complessa situazione che ha portato alla Shoah, il paradigma della follia, con l'ascesa del nazismo; con la promulgazione delle leggi antisemite; con la Soluzione finale; con gli atteggiamenti dei governi stranieri; con la risposta del clero."

 

Per non dimenticare
e per capire e conoscere la storia,
abbiamo invitato l'esperto di cultura ebraica

Bruno Segre

Bruno Segre, nato a Lucerna nel 1930, ha studiato filosofia a Milano alla scuola di Antonio Banfi. Si è occupato di sociologia della cooperazione e di educazione degli adulti nell'ambito del Movimento Comunità fondato da Adriano Olivetti. Ha insegnato in Svizzera dal 1964 al 1969. Per oltre dieci anni ha fatto parte del Consiglio del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano. Dal 1991 presiede l'Associazione italiana Amici di Nevé Shalonì/Wahat al-Salam, villaggio in Israele in cui ebrei e palestinesi convivono pacificamente dal 1972. È l'autore di La Shoah (2003) e de' Il geniocidio degli ebrei d'Europa (1998).

Mauro Guindani

Mauro Guindani - attore, scrittore e regista, rientrato in Ticino dopo quarant'anni di lavoro nel teatro in Francia e, specialmente, in Germania.

 

con il contributo di Banca Stato

Il paradiso delle donne

mercoledì 8 dicembre 2010

alle ore 18:00

Palazzo dei congressi di Lugano - sala C

con il Teatro dei Fauni

"Il paradiso delle donne"

 

Tre destini ottocenteschi di donne si intrecciano recando ognuno le difficoltà e le speranze del vivere, tra California e Mergoscia.

L'operazione riuscita di Santuzza Oberholzer, liberamente tratta da Albero genealogico di Piero Bianconi e Lettere dalla California di Angelica Rusconi viene riproposta con tutte le sue atmosfere fatte di testimonianze scritte e fotografiche.

 

Al testo di Bianconi e alle lettere di Angelica s'intercalano racconti, aneddoti e proverbi raccolti dall'autrice nel villaggio verzaschese dove la tradizione orale è ancora viva e ricca di spunti.

 

Il linguaggio è immediato, senza fronzoli ma arricchito da modi di dire, ritornelli, espressioni dialettali e canzoni.

 

"...sono ansioso di ritrovare qualche memoria, tutte le possibili memorie, anche piccole, anche minime, che mi aiutino a risalire a ritroso (come una traccia, come i sassolini bianchi di Pollicino che lo riconducono a casa), a ritrovare le radici di me stesso, a finalmente conoscermi e spiegarmi nel mio aggrovigliato essere."

Piero Bianconi Albero genealogico

 

Entrata rappresentazione fr. 15.00 per persona

Presa di posizione dell’ASSI

Presa di posizione dell’ASSI, Associazione Scrittori della Svizzera Italiana, a proposito del messaggio sulla cultura per gli anni 2012-2015.

Egregio signor Direttore,

la cultura è un necessario elemento sociale e civile di crescita comune e democratica.

Per questa ragione, consideriamo valida la presa di posizione di Suisseculture che sostiene le capacità di coloro che sono impegnati nella cultura.

Sulla base della nostra posizione, appoggiamo gli sforzi di avvicinamento e di armonizzazione nel quadro della consultazione sulle nuove direttive in favore di un sostegno alle organizzazioni culturali.

A proposito del messaggio sulla cultura, risulta difficile valutare ciò che è perseguito, ciò che è aggiunto di nuovo, e ciò che deve essere soppresso.

In quanto parte integrante, la promozione della lettura offre un accesso importante alla letteratura e alla cultura in generale. Essa è dunque anche al servizio del sostegno del plurilinguismo che andrebbe potenziato anche a livello scolastico. È perciò che l’ASSI si dichiara contraria a una politica restrittiva sul piano finanziario riguardo al sostegno e all’avanzamento specifico della lingua italiana.

Dato che non è previsto un finanziamento sufficiente alla realizzazione di una vera politica del libro, bisognerebbe sbloccare dei mezzi nettamente più importanti nella promozione del libro e della letteratura.

Detto ciò, la sensibilizzazione alla lettura è una parte specifica dell’incoraggiamento alla cultura.

Perciò l’ASSI auspica dei programmi che permettano di elaborare delle risposte pertinenti.

Tuttavia tali programmi non devono essere finanziati a scapito del sostegno agli scrittori e ai poeti.

La lotta contro l’illetteratismo non equivale all’incoraggiamento della lettura.

La mancanza di attitudine alla lettura e alla comprensione di testi anche semplici, impedisce l’accesso alla cultura e all’arte. Essa rappresenta anche un rischio per le persone interessate a partecipare normalmente alla vita sociale.

Noi sosteniamo le misure previste in questo quadro, e desideriamo egualmente la messa in opera dei mezzi sufficienti per la loro applicazione.

L’ASSI si augura di essere inserita nella lista dei destinatari dei comunicati ufficiali dell’Ufficio federale della cultura affinché possa riceverli puntualmente, di preferenza in italiano.

 

A nome del comitato direttivo ASSI, la presidente

Alda Bernasconi

Presentazione del volume Interpretazioni

lunedì 25 ottobre 2010

alle ore 18:30

Palazzo dei congressi di Lugano - sala B

per il mese della cultura 2010

in collaborazione con

l'Associazione letteraria Hafez e Petrarca

 

presentazione del volume di poesie

Interpretazioni

Edizioni Ulivo

5 poeti della Svizzera italiana tradotti in persiano

(Paola Colotti - Ketty Fusco - Floriana Grandi - Alberto Nessi - Fabio Pusterla)

5 poeti dell'Iran tradotti in italiano

(Shahla Aghapour - Nemat Azarm - Freidoun Gilani - Niki Mirzai - Abbas Samakar)

 

traduzione di

Nasser Pejman

a cura di Freidoun Gilani e Angelo Maugeri

 

introdurrà

Siro Ortelli

relatore

Claudio Origoni

musica con il violino di

Edward Pejman

saranno presenti i poeti della Svizzera italiana e

i poeti dell'Iran: Shahla Aghapour e Freidoun Gilani

I racconti di Farahd

lunedì 4 ottobre 2010

Palazzo dei congressi - sala B

a Lugano alle ore 18:30

per il mese della cultura 2010

l'ASSI

in collaborazione con

l'Associazione Hafez e Petrarca

 

presenta il volume

 

"i racconti di Farahd"

Edizioni Ulivo

di Franco Bernasconi

relatore Gilberto Isella

letture di Anahì Traversi

sarà presente l'autore

 

intervento musicale con il musicista iraniano

Ramin Azimian "Tar"

Voci del nostro passato dialettale

venerdì 24 settembre 2010

alle ore 18:00

presso la

Casa Andreina dell'Unitas in via Ricordone 3 a Lugano

incontro con

Giovanna Ceccarelli e Mario Vicari

del Centro di dialettologia e di etnografia della Svizzera italiana

"voci del nostro passato dialettale"

testimonianze orali di vita linguistica e umana

relatrice e lettrice Ketty Fusco

Grappoli di Sessa 2010

domenica 12 settembre 2010

alle ore 16:00

ai

Grappoli di Sessa

"pomeriggio letterario"

con

Floriana Grandi

Armida Ryser de Marta

Giovanni Soldati

Gaetano Tozzo

 

I quattro autori si racconteranno in maniera informale

stimolati dalle domande di

Anna Maria Pianezzi Marcacci

 

Al termine,

spazio aperto a suggerimenti,

critiche e proposte

dei soci e degli amici sull'immediato futuro dell'ASSI

TSI in 50 anni d'esistenza

La storia delle storie diffuse dalla TSI

Le migliori produzioni della TSI in 50 anni d'esistenza
 
Giovedì 29 gennaio 2009
Ore 18:00
al Canvetto Luganese, Lugano-Molino Nuovo
 
Una serata per ricordare e per riconoscere il nostro passato
 
Relatori saranno:
- Marco Blaser
- Sergio Genni
- Ketty Fusco
 
Moderatore dell'incontro sarà il presidente dell'ASSI Dario Robbiani, già direttore del Telegiornale e di Euronews.
 
Verrano proiettate delle sequenze degli spettacoli teatrali, dei dibattiti culturali e delle manifestazioni artistiche raccolte nel cofanetto, con DVD pubblicato in occasione dei 50 anni di TSI.
 
Aneddoti, storie e storielle sui primi spettacoli teatrali ed eventi artistici realizzati nell'ex rimessa dei tram di Paradiso, raccontati dai pionieri della televisione. Il contributo della TSI alla crescita culturale del paese.
 
"Una serata d'informazione ed analisi sull'apporto della TSI alla cultura e alle arti della Svizzera italiana con particolare attenzione alla produzione teatrale e agli eventi artistici".
 
L'ASSI
Associazione degli Scrittori
della Svizzera Italiana
 
(che vanta inoltre operatori televisivi)
 
ha il piacere di invitare la S.V. alla serata
sui 50 anni della TSI

Danica Gianola e Claudio Origoni

Incontro autori: Danica Gianola e Claudio Origoni

Venerdì 24 Ottobre 2008 ore 18.30
Danica Gianola
9/11 Ucronia
Edizioni Il filo - Roma

Ticinese, laureata in diritto, scrive in italiano e inglese, studia arabo e islamistica, autrice di una "spy story", con per protagonista un donna affascinante e intraprendente, agente segreto dei servizi americani di spionaggio e sullo sfondo l'attentato alle Torri Gemelle di New York.
A settimane, sempre in Italia, uscirà un suo saggio sul terrorismo e l'antiterrorismo internazionale.

Claudio Origoni
Nini - Storia di un'infanzia
Edizioni Ulivo - Balerna

Sono i ricordi dell'infanzia nel Mendrisiotto e nella Bergamasca. Un libro della memoria, un lessico familiare, storie semplici e avvincenti di personaggi nostrani.
"Geografia affettiva di una provincia in via di estinzione" scrive Alberto Nessi nella prefazione.
Una lettura amena, come si diceva una volta.
I due autori saranno intervistati da Dario Robbiani e Ketty Fusco.

Quasi un Western

Vincenzo Todisco

Quasi un Western

Collana «La Salamandra»

 

anno 2003 - pp.157 - ISBN 9788877133915 - Eu 14.00 - CHF 22.00

ECA 1254

 

Giallo, racconto comico-allegorico, parodia di generi consolidati, televisivi, cinematografici, fumettistici, ma anche capovolgimento satirico dell'esoterismo, del new age e del falso scientismo che invadono la nostra cultura.

Il professore universitario e scienziato Ernest Whyte un giorno riceve una misteriosa lettera anonima in cui viene invitato, con la promessa di una cospicua somma di denaro, a partire per Dreamtown per incontrare un certo G.S. Dreamtown è una città fuori mano, in mezzo al deserto, ignorata persino nelle carte geografiche. Eppure il professor Whyte decide di partire. In quel luogo tra colline e canyon, che sembra abbandonato da Dio, si imbatterà nei sospetti della gente del posto, oltre che in mille stranezze e in misteri più grandi di lui. Ma con l'aiuto della piccola Elodie, lo straniero, accusato di essere un eretico, uno stregone o un ciarlatano, farà cadere molti dei veli che coprono la realtà. Prima di tutto capisce che a Dreamtown non ci sono bambini e le donne sono tristi. Come mai? E perché le donne incinte vivono in una casa senza finestre ai margini della città? E chi sono i fratelli di Riverton? Whyte sa che deve rispondere a tutte queste domande, altrimenti lo faranno fuori come hanno fatto fuori, prima di lui, tanti altri ricercatori che hanno fallito la loro missione. Ma la soluzione arriverà e sarà sconvolgente. Per il protagonista e per il lettore. Giallo, racconto comico-allegorico, parodia di generi consolidati, televisivi, cinematografici, fumettistici, ma anche capovolgimento satirico dell'esoterismo, del new age e del falso scientismo che invadono la nostra cultura.

 

Dal sito dell’editore: Edizioni Casagrande 

 

 

 

 

Piccole inadempienze

Di Roberto Bernasconi

Collanaédo – Edizioni Ulivo 2003

Pag. 56 – fr. 20.00

 

Queste poesie sono state scritte fra il 2000 e il 2003 a Bedano e Sciss (Canton Ticino, Confederazione Elvetica), Cercié e Lamure-sur-Azergues (Francia), Clontarf, Skerries e Howth (Repubblica d’Irlanda) e nel cottage di Llwyn Onn a Llanllechid, Snowdonia, Galles del Nord.

 

Dal sito dell’editore: Edizioni Ulivo

 

Donna - Ragno

Edizioni Ulivo, 1999, 40 pp.

Collanaldina

20.00 Fr.

La vanagloria oggi non va più di moda, si chiama semplicemente presunzione. Ma al tempo dei re e dei principi era lei che faceva girare il mondo e incitava i cavalieri a metterlo a soqquadro, come racconta la prima favola, che mette in campo un donchisciotte fiabesco sedotto dalla "ars obliqua" della donna-ragno. Un minibestiario dunque per occultare (o rivelare?) il segreto mondo dei vizi e delle virtù umane: il ragno troppo furbo che ignorava le categorie, lo sdoppiamento schizofrenico di chi si credeva due, lo scambio delle parti e la sua nèmesi, l’incontentabilità della farfalla verde, la crudeltà stupida e gratuita dell’uomo che fa morire la formica. Un uomo che si insinua quasi per caso nelle storie, sempre perdente, se confrontato con gli animali, splendidi d’infallibile istinto, dif-fronte al quale la vacillante ragione finisce per relegare nel nebbioso paese delle incertezze questo povero "animale sbagliato".

dal libro 

Homunculus albus

di Luciano Marconi

Edizioni Ulivo, 1995, 45 pp.

Collanaldina

16.00 Fr.

Noi non sappiamo se gli alberi sognano. Forse sì. E quando lo fanno, pensano magari di essere uomini. Anche i bambini sognano, di essere altre cose: montagne, animali, forse anche alberi. Così i due sogni s'incrociano e danno origine agli omuncoli, di cui parla questa storia.
Homunculus albus ne è il protagonista mezzo bambino e mezzo seme d'albero vagante nell'aria con una domanda che lo assilla: Chi sono io? Favola delle origini e dell'identità, ma anche e soprattutto metafora iniziatica: "Homunculus capì in quel momento il segreto delle Montagne Nere: chi ci capitava veniva chiuso e soffocato in una morsa di rocce, la montagna ne faceva pezzettini con i suoi denti spaventosi". La morte, la paura della morte, quando Homunculus dovrà affrontare i nani del Sotterra, l'orco Pece di notte, e infine i terribili Ghirli, creature misteriose un po' diavoli, un po' draghi, che sottoporranno Homunculus alla tortura più terribile, quella della mente e delle sue trappole.

(dal sito dell'editore)

Rimproveri tardivi

Di Diamant Abrashi

Armando Dadò Editore, 1993

 

(Qortimet e vonuara)

Poesie in albanese. Con testo italiano a fronte.

Traduzione dall'albanese di Demetrio Patitucci.

Formato 14x21, 116 pp.

 

L'autore di questa raccolta poetica é un albanese del Kosovo che, per motivi politici, é stato costretto a lasciare la sua patria. Il forzato espatrio l'ha portato in Svizzera, dove gli é stato riconosciuto lo statuto di rifugiato politico. 

Dal sito dell'editore: Armando Dadò Editore